Lettera aperta al Nuovo Questore di Ferrara
Gentile dott. Sbordone, nuovo Questore di Ferrara.
Innanzitutto benvenuto.
Certo dei sui impegni cerco di venire subito al punto in modo sintetico. Leggendo le sue dichiarazioni sul problema GAD, pur limitatamente a quanto riportato sui quotidiani lo ammetto, mi é venuto comunque spontaneo inviarle questa richiesta. Lei afferma “alla GAD la droga non ci deve neanche arrivare”. Non scambi, la prego, il problema “spaccio alla GAD” con il problema spaccio. Anche io sono preoccupato per la facilità con sui i nostri figli possono, un indomani nel mio caso, reperire la droga. Ma il problema GAD é diverso. Le leggi oggi sembrano permettere uno spaccio quasi senza conseguenze, con i problemi che ben conosciamo. Ciò nonostante lo spaccio a Ferrara non avviene in Viale Cavour, non avviene in XX Settembre, ma avviene sempre e costantemente alla GAD (o al 95% se vogliamo essere possibilisti).Questo é il problema GAD. Si occupi, certo, dello spaccio nel suo complesso, ma le chiedo di occuparsi anche dello spaccio alla GAD. Ridurre anche del 70% la droga in città non avrebbe grandi effetti sul “problema GAD”.
Potevo farle questa richiesta privatamente, ho preferito farla pubblicamente e le spiego il perché. In Viale IV Novembre, sul tratto di mura fra Via Cassoli e Corso Piave, sto parlando di trenta metri, si ritrova ormai da mesi un gruppo di spacciatori. Ho personalmente segnalato la cosa numerose volte, supportandola con dovizia di particolari (quando posso anche con la targa dell’acquirente), ma sembra non ci sia niente da fare. Loro sono sempre lí. Io le chiedo, pubblicamente, di liberare quel piccolo spazio. Avrei voluto dire la sfido, ma non sarebbe corretto, in fondo non si é ancora insediato. Le chiedo, quindi: cominci da qui. Da quei luoghi. Pochi metri quadrati, non più di una decina di ritrovi, dove chi compra sa per certo che troverà chi vende. Cominci trovando una strategia che almeno impedisca agli spacciatori di stazionare sempre nello stesso punto per mesi. Riuscendo in questo, avrebbe già abbondantemente superato i suoi predecessori.
La ringrazio dell’attenzione e le auguro, non senza un certo interesse personale, buon lavoro.
Mi firmo con il mio nome “da battaglia” trattandosi comunque di spacciatori che giá adesso mi guardano abbastanza male. Ma alcuni suoi colleghi e molti residenti sanno bene chi sono. Solo un residente GAD.
Il blogger di ferrarazonastadio