Sei stato tra i primi, insieme ad altri 11 amici, ad essere antifascista attivo nel copparese. Era il 1943 quando ti trovavi nei casolari di campagna, insieme ad altri Compagni, a ciclostilare volantini a mano e in stampatello. “Non avrei mai potuto diventare fascista. E ad essere antifascista avevo paura, ma era lo stesso, ero contro la guerra, ero contro i fascisti”. Per questo vi trovavate in una casa di legno, nella tenuta Bellaria di Ponte San Pietro di Copparo.
Ti ho conosciuto tardi e questo è stato un grande rammarico, la tua malattia non ti faceva esprimere come avresti voluto e ti arrabbiavi per questo, combattivo fino alla fine.
Voi partigiani lasciate un vuoto incredibile, mi emoziono scrivendo queste righe, sono lacrime amare sapendo che quello che avete lasciato, era per voi la speranza di un mondo migliore, purtroppo questo mondo migliore non lo è…
Pensando ad una parte di paese che vi ha completamente dimenticato e mai riconosciuto provo tanta rabbia, con la vostra testimonianza tutto era più facile.
Caro partigiano Elio, raggiungi gli altri Compagni, raggiungi Claudio, raggiungi il comandante Sartori al quale eri cosí legato. BELLA CIAO partigiano Elio, BELLA CIAO ultimo e decisivo Partigiano Copparese, non ti dimenticheremo mai.