Cronaca
11 Dicembre 2014
Workshop del dipartimento di Archietettura in collaborazione con l’Università Indiana Cept

Unife nella città blu di Jodhpur

di Redazione | 2 min

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Il Jodhpur box nella meravigliosa cornice del Mehrangarh Fort di JodhpurDopo il successo dello scorso anno, è in corso, fino al 13 dicembre, nella città blu di Jodhpur nello stato indiano del Rajasthan, il workshop internazionale “Historical city centres” organizzato dal dipartimento di architettura dell’università di Ferrara e dall’università Cept, Centre for environmental planning and technologies di Ahmedabad, iniziativa incentrata sulla scena urbana e sul patrimonio culturale del centro storico di Jodhpur prevista dall’accordo di cooperazione firmato tra le due Università.

L’evento, inserito nella cornice della “Winter school” dell’Università indiana, vede protagonisti 21 studenti del Cept e 20 studenti ferraresi del corso di laurea in Architettura: Giulio Marchetti, Elena Tredici, Giorgio Scanelli, Oreste Montinaro, Ambra Marconi, Giacomo Toselli, Rachele Logli, Sofia Spallina, Fiorenza Maero, Riccardo Simioni, Anna Macrelli, Francesca Vanelli, Sofia Perini, Allegra Zanirato, Luca Michelini, Michele Millosevich, Giovanni Gibertini, Irene Ginesi, Stefano Caposciutti, Allegra Fornaca., coordinati dal prof. Marcello Balzani e dagli architetti Federica Maietti, Pietro Massai e Luca Rossato, afferenti al Diapraem, Centro dipartimentale per lo sviluppo di procedure automatiche integrate per il restauro dei monumenti di Unife.

Gli studenti indiani sono coordinati dalla prof.ssa Minakshi Jain, esperta di restauro architettonico e nota conoscitrice dell’architettura del Rajasthan, aiutata dagli architetti Chaitra Sharad e Sanket Mhatre.

Nell’ambito del workshop incentrato su Jodhpur, chiamata la città blu per il colore delle sue case nel centro storico, quest’anno è stata realizzata anche “Jodhpur Box”, una mostra compatta che riassume in 12 pannelli e in un video l’esperienza del precedente workshop del 2013.

Ospite d’eccezione dell’evento Gaj Singhji il Maharaja di Jodhpur, che nei giorni scorsi ha dichiarato ufficialmente aperta l’esposizione.

La mostra, il cui fulcro è costituito da un volume a base quadrata di lato 4m e altezza 2.5 m costruito in pannelli leggeri, propone una analisi delle architetture della città storica realizzata nel dicembre 2013, esibita per la prima volta in pubblico presso la maestosa cornice del Mehrangarh Fort di Jodhpur, il secondo monumento indiano più visitato dopo il Taj Mahal.

La qualità del lavoro, frutto della collaborazione di ormai un triennio, emerge anche quest’anno tra i nuovi elaborati in corso di realizzazione presso la facoltà di architettura della Cept university di Ahmedabad, base scelta per la realizzazione dei materiali raccolti nel corso della settimana trascorsa in Rajasthan.

I risultati di questo nuovo workshop verranno raccolti in un box simile a quello appena realizzato, che verrà allestito presso l’Università Cept per diffondere maggiore consapevolezza sulle meraviglie racchiuse tra gli stretti vicoli del centro storico di Jodhpur.

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