di Anja Rossi
“L’articolo 35 promosso dal Governo Renzi danneggia le regioni virtuose e favorisce le regioni non virtuose”. Una questione di rettitudine tra nord e sud è quella che Alan Fabbri ha posto ieri davanti all’inceneritore Hera di Ferrara. A Cassana la Lega Nord ha infatti protestato contro l’articolo 35 dello Sblocca Italia, che secondo i manifestanti “apre all’importazione dei rifiuti dal sud”. Presenti al presidio anche Matteo Salvini, segretario federale della Lega Nord, oltre ad Alan Fabbri, candidato alla presidenza della Regione per Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia.
“Ribadiamo la nostra ferma contrarietà all’articolo 35 – continua Fabbri – perché invece di commissariare le regioni non virtuose come quelle di Napoli e del sud, danneggia le regioni del nord che da sempre fanno la raccolta differenziata e cercano di tenere le tasse sui rifiuti il più basso possibile. Questa scelta diventa una forma di non decisionismo da parte del Governo sulla questione e chiediamo agli amici del Pd emiliani cosa pensano quando votano la fiducia all’articolo 35”.
“L’Emilia – aggiunge il segretario Salvini -non è la discarica d’Italia. Già vediamo continue misure di favore per gli immigrati e per i rom negli alberghi, mentre ci si dimentica dei terremotati e degli alluvionati. Ora dobbiamo anche incenerire i rifiuti di tutta Italia. Sapete che vi dico? Noi se continua così blocchiamo l’autostrada, magari proprio a Ferrara, finché Renzi non viene qui”. Poi Salvini si informa dai manifestanti su quanto lavora l’inceneritore di via Diana.
“Quanto macina?” chiede il segretario, “qualcosa come 150 mila tonnellate all’anno di rifiuti” gli viene risposto. “Alla faccia, un vero affare per Hera, ma non per i cittadini”, conclude Salvini.
Alla richiesta di sapere cosa ne pensano della provocazione della candidata presidente per il M5S Giulia Gibertoni, che nei giorni scorsi apostrofava la manifestazione davanti all’inceneritore Hera come “solo fumo da campagna elettorale”, Alan Fabbri dapprima sostiene che non ci sia nulla da dire su tale affermazione, poi incalza: “Rispondo con l’inceneritore di Parma, che è stato per il sindaco grillino Pizzarotti il cardine del suo slogan pubblicitario in fase di elezioni. Direi che non c’è altro da aggiungere”.
Qualcosa da aggiungere sulla questione ce l’ha invece Matteo Salvini. “Noi questa battaglia la stiamo facendo da vent’anni”, sottolineando come un interesse della Lega verso questo problema era stato sentito assai prima della nascita del Movimento 5 stelle. Fabbri conclude la tappa del tour elettorale all’inceneritore di Cassana rivolgendosi ai presenti: “D’altronde una volta c’era Grillo a riempire le piazze, ora c’è questo ragazzo qua, Matteo Salvini”.
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