Occhiobello
11 Novembre 2014
Il Comune: "Il regolamento di polizia urbana vieta occupazione di aree e spazi pubblici"

Occhiobello, per i nomadi la sosta è vietata

di Redazione | 2 min

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cartello

Foto da cronachediordinariorazzismo.org

Occhiobello. I nomadi non possono far sostare le proprie auto nel parco Rotta Po di Occhiobello. A specificarlo è un cartello quantomai particolare posto all’ingresso.

Il fatto è che le auto possono sostare, eccetto quelle dei nomadi individuati così come unici destinatari del divieto e così le loro automobili possono essere forzosamente rimosse casomai gli venisse la pericolosa idea di andare a farsi un giro nell’oasi naturale. Il cartello è stato posto dall’amministrazione comunale – il cui logo è ben visibile.

A denunciare il fatto alla procura della Repubblica e all’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali) è stato il periodico Bianconero:  “Ai ‘nomadi’ viene impedito il parcheggio e l’accesso al parco consentito, invece, a tutti gli altri cittadini, creando una disuguaglianza che si configura come discriminazione razziale”. A plaudere all’iniziativa ci pensa però Daniele Margotti, della Lega Nord di Occhiobello che parla di degrado e danno di immagine per il territorio portato dalla presenza dei nomadi, frasi che il periodico Bianconero ha segnalato per possibile istigazione all’odio razziale.

L’amministrazione intanto si auto-assolve con una nota dell’assessore alla polizia locale Irene Bononi: “Non è da adesso che c’è quel cartello ma da quando è nata l’area del parco della rotta”. L’assessore precisa che il cartello che vieta la sosta ‘ai nomadi’ non è di recente installazione – anche se questo dettaglio non appare sminuire la gravità del fatto – e ha sempre avuto lo scopo di inibire la sosta nel parco pubblico a tutela dei suoi frequentatori. “Il cartello serve a qualificare il sito come area verde dedicata al tempo libero – continua l’assessore -, mentre le aree adibite alla sosta dei nomadi sono soggette a una specifica disciplina. Nulla di nuovo, quindi, visto che il regolamento di polizia urbana in vigore da tempo nel nostro comune vieta occupazione di aree e spazi pubblici”. Il problema sembra però il fatto che il cartello identifica una categoria di persone che non possono neppure parcheggiare, solo perché “nomadi”, neppure dunque se avessero solo voglia di fare un giro nell’area verde e sostare le proprie auto nello spiazzo adibito, che non è confondibile con un area di sosta per i camper, dato che non è attrezzata in tal senso.

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