Fra i pioneri della cultura, alla ‘Borsa mediterranea del turismo archeologico’, anche quest’anno c’è il ‘Gruppo archeologico ferrarese’, che entrerà a Paestum con un esercito di 30 volontari.

Si preannuncia un viaggio ricco di soddisfazioni e gratificazione che porterà il Gaf a presentare sabato, 1 novembre, per voce di Mario Cesarano, funzionario archeologo della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Emilia Romagna, i risultati degli scavi della villa rustica di Ro Ferrarese. La XVII edizione della Borsa mediterranea, ha avuto inizio ieri, giovedì 30 ottobre, nella magica cornice dell’area archeologica di Paestum, e proseguirà fino a domenica, 2 novembre. Anche quest’anno si aspettano più di 10.000 visitatori, 150 espositori, 20 paesi esteri, 200 relatori e ospiti del mondo della divulgazione quali Alberto Angela, Mario Tozzi e Roberto Giacobbo.

A ricoprire un ruolo centrale in questa quattro giorni saranno anche i gruppi archeologici d’Italia e proprio in questa programmazione si inserisce l’intervento di Cesarano dal titolo “Tutela e ricerca nelle terre del delta del Po. L’insediamento romano di Ro Ferrarese SpqRo”. Gli scavi di Ro, promossi e finanziati dal Gaf, forniscono infatti importanti informazioni su un territorio che conserva le tracce dei nostri antenati romani. Un fiore all’occhiello per il Gaf sarà anche la premiazione, nel corso della stessa Borsa, della socia Eleonora Poltronieri, quinta classificata al VIII Premio della rivista mensile Forma Urbis con un articolo che tratta di Agrigento, dei suoi templi e della ricerca dei loro “padroni di casa”, in un labirinto popolato da dei e demoni. L’articolo dal titolo “Sulle orme degli dei. Una lente d’ingrandimento su alcuni casi di dedicazione nell’antica Akragas” è pubblicato sul numero di ottobre di Forma Urbis.