Si è spento martedì all’ospedale San Raffaele di Milano, dopo una lunga malattia, il re del circo Nando Orfei, nato 80 anni fa a Portomaggiore. L’annuncio è stato dato dalla moglie, Anita Gambarutti, e dai figli Ambra, Gioia e Paride. L’intero Circo Orfei è in lutto per la scomparsa di uno dei capostipiti della cultura circense in Italia, imparentato con la ben nota dinastia degli Orfei.
Oltre alla moglie e ai tre figli, Nando Orfei lascia la sorella Liana e il fratello Rinaldo, ma anche la celebre cugina Moira alla quale era molto legato. Per Nando Orfei il circo era il più grande spettacolo del mondo e proprio all’arte circense ha dedicato praticamente tutta la sua vita, con alcune incursioni nel mondo del cinema e del teatro. Sin da giovane si interessò infatti alla recitazione, cominciando a recitare nelle vesti di attore comico, domatore, giocoliere e clown negli spettacoli di famiglia. Nel cinema apparve per la prima volta in “MMM 83 – Missione morte molo 83” diretto da Sergio Bergonzelli nel 1966, ma sono note le sue partecipazioni a due film di Fellini, “I clowns” (dove ha interpretato se stesso) e “Amarcord” (nel ruolo dello zio Patacca), e il ruolo dell’autista di Marcello Mastroianni che ha rivestito in “L’ingorgo” di Luigi Comencini.
Ma il suo nome resterà legato per sempre alla storia del circo, dove iniziò giovanissimo come giocoliere per poi diventare abile domatore di leoni e tigri, fino a quando la malattia glielo ha consentito. I funerali si svolgeranno domani, giovedì 9 ottobre, anche se non è ancora stato deciso dove: potrebbero tenersi a Milano oppure nella città che gli ha dato i natali, Portomaggiore.