Spett.le Partito Democratico,
voglio ringraziare il signore che mi ha contattato telefonicamente (nella mattinata di ieri), dalla Commissione regionale di garanzia del PD (lo presumo dal numero chiamante), dopo aver ricevuto l’e-mail in cui esternavo tutta la mia preoccupazione sulla validità delle primarie avvenute domenica scorsa, perplessità sopraggiunte in me dopo la lettura dell’articolo de Il Resto del Carlino. Il signore che mi ha chiamato non ha fatto altro che aumentare questo senso di perplessità e sinceramente scatenando in me anche intensa delusione, dal momento che, oltre a confermare la doppia votazione del cronista di Bologna, ha riconosciuto che il sistema potrebbe avere delle falle per quanto riguarda i voti fuori sede e, nel caso specifico, stiamo parlando di 120 elettori, come comunicatomi da lui stesso.
A mio parere, se le primarie hanno questa criticità sui voti fuori sede, allora è l’intera votazione ad essere messa in crisi, perché oggi siamo venuti a conoscenza di questo fatto, ma se un sistema non è corretto al 100% poco importa che ci siano stati 1 o 1000 voti sospetti. Trovo quindi confermate le mie preoccupazioni e a questo punto non vedo per quale motivo non si possa ripetere la votazione, adottando tutti gli accorgimenti del caso, dato che si sta parlando del candidato Presidente di un’intera Regione, quale l’Emilia-Romagna, e se il metodo per sceglierlo ha avuto delle falle, non possiamo di certo considerarle semplicemente “collaterali”. Questo è ovviamente il parere di un singolo elettore, che ritiene doveroso informare gli oltre 57.000 elettori che si sono recati alle urne credendo che tutti potessero esprimere una sola preferenza in maniera univoca, quando in realtà qualcuno è riuscito a votare due volte ed altri potrebbero aver fatto lo stesso a causa di queste “criticità”.
Con queste modalità, con le quali si sono tenute le primarie, a mio avviso, non si può parlare di elezioni ma di sondaggio: ed allora cambia tutto e la gente deve averne coscienza, è un obbligo morale inviolabile nei confronti di chi, come me, ha creduto nel correttezza del voto.
Distinti Saluti.
Nicola Zagatti