Eventi e cultura
29 Settembre 2014
Anche il ministro ai beni culturali all'inaugurazione della mostra realizzata dalla sorella Flavia Franceschini

La genesi della violenza spiegata dall’arte

di Redazione | 3 min

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di Anja Rossi

Che cos’è per Flavia Franceschini la violenza? Nasce da questo interrogativo la nascita della mostra “To Lindsay, the greatest genius of pure enchantment”, inaugurata ieri presso lo studio di scultura di Flavia Franceschini, in via Carmelino, e che ha visto anche la partecipazione del fratello e ministro ai beni culturali, Dario Franceschini.

La nascita di questo lavoro “è stata un po’ estemporanea, nel senso che non era stata affatto premeditata”, spiega l’autrice. È stato infatti Paolo Volta, ormai un anno fa, a chiedere alla Franceschini di creare un’elaborazione video sul tema della violenza sulle donne, in vista di una mostra alla galleria del Carbone dal titolo Mozzafiato.

“Ho subito pensato ad un progetto non sulla violenza sulle donne, ma sulla violenza in genere, e mi è di colpo venuto in mente lo spettacolo Flowers di Lindsay Kemp. Era da tanto che volevo fare qualcosa su di lui. Vidi il suo spettacolo agli inizi degli anni ’80 al teatro Comunale di Ferrara e ne rimasi folgorata – spiega Flavia Franceschini -. Fu uno spettacolo talmente folgorante per me che andai a tutte le quattro o cinque repliche, una vera e propria adorazione. Ripensando al lavoro di Kemp, ho pensato fosse perfetto ripartire da questo spettacolo per la mostra di Paolo Volta sulla violenza”.

“Flowers” di Lindsay Kemp è uno spettacolo pantomima a sua volta tratto da una delle più forti ed autobiografiche opere di Jean Genet, “Notre Dame des Fleurs”. Attraverso questo lavoro Kemp sviluppa la propria sintesi tra diversi linguaggi teatrali, unendo in un approccio personale ed innovativo la danza al teatro.

“Per anni – sottolinea la Franceschini – ho cercato di ritrovare questo spettacolo sul web. Poi, improvvisamente, su Youtube è comparsa una ripresa fatta al teatro Parioli di Roma nel 1982. Ho così proiettato questo video sullo schermo, mentre Maria Livia Sassano ed Aurora Bollettinari ci danzavano davanti, vedendo lo spettacolo dallo schermo di proiezione. Era la prima volta che vedevano quest’opera di Kemp, perciò è stata per loro una improvvisazione basata sui toni delle musiche e sulle immagini che vedevano riprese. Si sono lasciate trascinare dalle immagini casualmente, e a volte sembra esserci un perfetto abbraccio tra le figure proiettate e loro”.

Tutto questo porta ad un ‘incantamento’, come si legge dal biglietto di presentazione alla mostra di foto e video di Flavia Franceschini, visitabile fino al 26 ottobre. “Ho scelto la violenza presente in Flowers perché è un tipo di violenza trasfigurata, irreale. Non è una violenza normale quella che l’attore, ballerino, pittore e coreografo Lindsday Kemp ha creato in quest’opera. Kemp ha saputo rendere la forza e la violenza pur con infinita leggerezza estetica e con un incredibile rituale d’ironia. Una danza vista come emozione e purificazione. Catarsi, quindi, dalla violenza stessa”.

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