Politica
27 Agosto 2014
La segreteria provinciale ha stabilito il percorso per la scelta dei quattro nomi da inserire in lista

Regionali, il Pd sceglie la via di mezzo

di Daniele Oppo | 2 min

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unnamed75-300x400Tra nomi individuati dalla segreteria e l’allargamento alla base della decisione sui nomi, il Pd sceglie una via di mezzo: i quattro candidati consigliere per le prossime elezioni regionali non verranno scelti in maniera autonoma e calati dall’alto dall’organo di vertice, ci sarà invece la possibilità di presentare candidature spontanee tra le quali scegliere i quattro nomi da sottoporre agli elettori, con un passaggio finale in assemblea.

È la decisione presa all’unanimità dalla segreteria provinciale del Partito Democratico, riunitasi lunedì per decidere forme e modi per la presentazione delle candidature. “Il percorso – spiega Luigi Vitellio, responsabile dell’organizzazione – prevede una prima riunione della direzione provinciale la settimana prossima (il 30 agosto, ndr) per stabilire i tempi e i modi per la presentazione e discussione delle candidature, nel corso della quale verranno anche stabiliti i profili dei candidati che cerchiamo”. Dopodiché si parte con la discussione di tutte le proposte provenienti dai circoli territoriali. Il 6 settembre ci sarà una ulteriore riunione della direzione. Da quel momento è possibile, fino all’11 settembre, anche l’autocandidatura.

La fase successiva – quella forse con il peso maggiore per i destini dei candidati – è appannaggio della segreteria. In un primo momento vaglierà la correttezza formale delle proposte. La palla passerà quindi alle unioni comunali di area vasta per la discussione sulle diverse ipotesi in campo. I verbali di quelle riunioni verranno trasmessi alla segreteria, cui spetterà il compito della scrematura, ovvero quello di scegliere i quattro nomi che incarnano al meglio i criteri stabiliti per le candidature (esperienza amministrativa, impegno politico ecc). La rosa, così ridotta a due uomini e due donne, verrà presentata, infine, per il voto finale in una riunione congiunta di direzione e assemblea provinciale (che verrà convocata il 25 settembre).

Un percorso distante dalle primarie (impossibili da realizzare in tempi così brevi) che da un lato accontenta i civattiani – che chiedevano almeno un passaggio in assemblea – e dall’altro mantiene in capo alla segreteria provinciale il pallino del gioco.

I tempi sono ristretti, tutto si giocherà nell’arco di un mese: “Puntiamo a concludere tutto il percorso entro la fine di settembre”, fa sapere infatti Vitellio.

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