Un campo da basket che “rappresenta la memoria e la continuità del playground ferrarese”, oggi in stato di abbandono, con la pavimentazione a pezzi, con un canestro divelto e una gloriosa storia alle spalle.
Nasce da qui l’idea di presentare un’istanza all’assessorato allo Sport del Comune di Ferrara, informando per conoscenza quelli della Cultura e della Sicurezza Urbana, finalizzata al recupero ed al pieno ripristino del campetto di Villa Fulvia, un playground storico per la città di Ferrara, che ha visto, per decenni, tirare a canestro bambini, ragazzi ed adulti. “Non solo – afferma Antonio Vaianella, autore dell’iniziativa – sono tanti i professionisti della Pallacanestro che si sono trovati a giocare proprio lì insieme agli altri ragazzi. Nomi noti del basket locale ma anche nazionale ed europeo. La zona – prosegue – merita di essere riqualificata nel giusto modo, tanto che nella mia lettera propongo di porre, nella limitrofa area verde, delle panchine con tavoli per picnic per la gente che vuole godersi una “scampagnata” pur restando in città. Inoltre chiedo anche di poter installare l’adeguata illuminazione per permettere, soprattutto in primavera ed in estate, il gioco serale”.
“In merito al nuovo campetto, posto a poche centinaia di metri di distanza – prosegue Vaianella – sono convinto che l’idea del Comune, anni fa, fosse quella di creare un polo sportivo all’aperto che fosse più attrattivo rispetto al vecchio campetto. Certo un’idea in buona fede. Di fatto non è stato così, il vecchio campetto è ‘Il Campetto’ e certo non lo potrà sostituire quello nuovo. Non si tratta solo di una questione di nuovo e vecchio. Il vecchio campetto rappresenta la memoria e la continuità del playground ferrarese. Io stesso ne sono ovviamente coinvolto personalmente. Tutti i miei tre figli – racconta – Matteo, Federico e Nicolò ci sono cresciuti su quel campetto”.
Ma non c’è necessità di scegliere fra i due playground, “possono tranquillamente coesistere – afferma ancora Vaianella – ma il ‘vecchio’ va rispettato e recuperato. È triste vedere che la pavimentazione è dissestata, che ad uno dei due canestri è caduto un pezzo di tabellone ed anche il canestro ma è anche bello vedere come i ‘suoi’ ragazzi non lo abbandonano, continuando ad andare a giocarci, cambiando le reti a loro spese e ‘vivendolo’ al 100%”.
La speranza è quella di ricevere una risposta positiva e, nel frattempo, Vaianella ha avviato una raccolta firme dopo aver sentito dei cittadini abitanti nella zona “che si sono detti ben felici in un auspicato suo ripristino”. “Alcuni cittadini del Barco o di via Bologna – rivela – mi hanno chiesto se sarei disposto ad attivarmi anche per i campetti collocati in quelle aree ed anche quelli ‘dimenticati’. Ovviamente ho detto subito di sì. La mia idea per la realtà del playground ferrarese ha un nome, si chiama ‘Save our playground Ferrara’ e non si limita certo al campetto di Villa Fulvia”.
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