Brutta disavventura nella metropolitana di Milano per una 31enne ferrarese, che domenica sera è stata inseguita lungo i vagoni del treno da un giovane ecuadoregno che la ha palpeggiata e minacciata di morte. Una vera e propria aggressione a cui la ragazza si è sottratta solo dopo essere riuscita a scendere dal treno e aver trovato rifugio nell’ufficio del personale Atm.
L’episodio è avvenuto domenica sera attorno alle 22:40, quando la ragazza stava viaggiando dal centro città sulla linea rossa, all’altezza della stazione di Cadorna. Mentre si trovava sulla banchina la ferrarese è stata avvicinata da un giovane, visibilmente ubriaco, che ha cominciato a palpeggiarla senza neanche cercare di nascondere le sue intenzioni. Spaventata, la ragazza si è allontanata, per poi salire sul primo convoglio in arrivo.
Il suo molestatore non si è però dato per vinto e l’ha seguita anche a bordo della metropolitana, cominciando anche a rivolgerle pesanti apprezzamenti e insulti in spagnolo. Sono stati inutili i tentativi della 31enne di essere lasciata in pace: la ferrarese ha provato prima a scacciarlo a parole e poi si è allontanata lungo i vagoni. Un passeggero ha provato ad aiutarla e ad allontanare l’uruguagio, ma questo ha continuato a inseguire la ragazza facendole anche l’inconfondibile gesto con la mano di tagliarle la gola.
Era ormai chiaro che il giovane fosse completamente fuori di sé e che potesse rappresentare un vero pericolo sia per la ragazza che per i suoi soccorritori. La ragazza è scesa alla stazione di Pagano, due fermate dopo Cadorna, e si è rifugiata nel gabbiotto del personale Atm per chiedere aiuto e chiamare la polizia, mentre il molestatore si è piazzato fuori dalle inferiate e da lì continuava a insultare la ragazza e a farle gesti osceni. Senza far caso agli agenti delle forze dell’ordine che, giunti sul posto, lo hanno immediatamente ammanettato e arrestato. Il 20enne ecuadoregno dovrà ora rispondere all’accusa di violenza sessuale.