Sant’Agata Feltria (RN). Arriva in extremis la vittoria per la Spal nel secondo test amichevole della stagione. I biancazzurri, al lavoro nel ritiro di Sant’Agata Feltria da lunedì scorso, centrano il secondo successo su altrettante uscite stagionali sconfiggendo per 2 a 1 la rappresentativa AIC sul campo della località appenninica.
Non è certamente questo il momento giusto della stagione per misurare il valore effettivo dei ragazzi di mister Brevi, ma la gara di domenica è stata comunque utile al neo tecnico spallino per raccogliere alcune indicazioni al termine delle prime due settimane di allenamento.
Pioggia a catinelle al fischio iniziale (e per tutti i 90′ di gioco) che bagna il centinaio circa di tifosi giunti da Ferrara: la curiosità nel vedere all’opera Miglietta – in campo dal 1′ con la fascia di capitano – e compagni è già tanta. L’avversario di turno per la Spal aumenta di livello, rispetto al primo test di sabato scorso a Comacchio: i biancazzurri affrontano infatti la rappresentativa di calciatori disoccupati e reduci da stagioni in Prima e Seconda Divisione. Nel 4-2-3-1 proposto da Brevi, davanti a Menegatti tra i pali, la linea difensiva vede schierati da destra a sinistra Ferretti, Gasparetto, Giani e Rosina; in mediana capitan Miglietta e l’ultimo arrivato Gentile (dal Savona; ndr) a supporto del trio di trequartisti Di Quinzio, Germinale e Finotto; punta unica Fioretti.
Il primo tempo della gara riserva ben poche emozioni: al cospetto di una rappresentativa Aic molto coperta, la Spal occupa bene il campo, rimanendo molto “stretta” tra i reparti e insistendo particolarmente nella manovra che vede il movimento degli esterni marchio distintivo del modulo di mister Brevi. Al tempo stesso, con le gambe appesantite dai carichi del periodo, i biancazzurri difettano ancora in brillantezza, nel trovare la profondità e molto spesso peccano nella precisione dell’ultimo passaggio. Impressionano positivamente Gasparetto, già leader della difesa al fianco di Giani, oltre a Germinale e Fioretti: i due ex Catanzaro, dal fisico possente, lottano e si sacrificano nonostante i pochi palloni giocabili. Miglietta e Genitile danno l’impressione di poter diventare un duo interessantissimo a centrocampo, Finotto – indietro di condizione – va rivisto in altre occasioni. Queste le primissime e sommarie impressioni che regala un primo tempo in cui solo al 44° si registra la prima conclusione di una certa pericolosità: Di Quinzio, su punizione dal limite, centra il montante alla destra di Cano.
Partita più divertente nella ripresa, quando le due squadre si ripresentano sul terreno di gioco mutate dalla consueta girandola di cambi: nella Spal restano in campo i soli Gasparetto e Di Quinzio. Tra i pali c’è Albertoni, in difesa dentro Aldrovandi a destra e Sereni a sinistra, con Silvestri al centro che affianca l’ex Cittadella; a centrocampo ecco Landi e Bellemo, mentre oltre al già citato Di Quinzio ci sono Filippini e Lazzari alle spalle di Veratti. Le due squadre attaccano con maggiore veemenza ed è l’AIC a sbloccare il risultato: al 12° angolo dalla destra battuto da Santonocito, in mezzo all’area ‘saltano’ le marcature difensive e Caso è liberissimo, in tuffo, di coordinarsi e di testa battere Albertoni. La Spal si affida alle ripartenze ed alle incursioni di Filippini, protagonista assoluto dei secondi 45′: l’esterno ex Torres “sfonda” sul versante di destra al 17° e scodella a centro area, Franzese smanaccia sui piedi di Di Quinzio che ribadisce in rete, a porta sguarnita, da zero metri.
La Spal costruisce altre due occasioni per passare in vantaggio: alla mezzora ci provano prima Sereni e poi Filippini – in ripartenza – dal limite e la palla finisce di poco alta. E nel finale è protagonista l’esterno veneto: prima una punizione dal limite che termina di poco alta, poi l’incursione centrale ed il passaggio a Landi proprio nel recupero. La scivolata con cui il centrocampista biancazzurro insacca il 2 a 1 vale la vittoria finale per i ragazzi di mister Brevi, che saranno nuovamente in campo nella settimana entrante: mercoledì pomeriggio il Mezzolara – sempre a Sant’Agata Feltria -, sabato, in notturna, a Jesi contro i padroni di casa della Jesina nel giorno che segnerà la fine del periodo di ritiro.

Cozzolino al lavoro con la squadra in attesa del trasferimento.
Mercato. A margine della sfida con l’AIC, il digì Davide Vagnati ha fatto il punto sulle ultime operazioni di mercato dei biancazzurri: «Al momento lavoriamo su un innesto per il versante mancino di difesa, e il nome è quello che si è fatto negli ultimi giorni e la prossima settimana dovremmo concludere». Vagnati si riferisce a Nicolò Sperotto, terzino del Carpi: con la società emiliana e lo stesso giocatore la Spal pare aver trovato già un accordo e quindi l’affare è in via di definizione. Va comunque registrata nelle ultime ore la voce secondo cui i biancazzurri avrebbero messo gli occhi sul terzino della Reggiana classe 1992, Marcello Possenti. Stesso identikit di Sperotto, stesso ruolo. Ma perchè la Spal ha deciso di aggiungere un tassello ad un reparto dove ci sono già Sereni e Rosina a giocarsi la maglia da titolare? Lo spiega il digì: «La regola dell’età media ci spinge a fare questo innesto: con un giovane in più riusciremo a gestirci meglio relativamente a quell’aspetto». In stand by l’arrivo di un centrale: «In questo momento rimaniamo così, vediamo tra qualche settimana. Ci confronteremo con il mister e raccoglieremo la sua idea al riguardo. Legati? Non era un nostro obiettivo, al di la di tutto quello che si è detto e scritto. E l’offerta di ingaggio del Venezia era fuori dai nostri parametri». Infine, su Cozzolino che da venerdì ha raggiunto la squadra a Sant’Agata: «Per Giuseppe abbiamo ricevuto diverse richieste, tra cui quelle recentissime di Savoia e Civitanovese. Ma è possibile che il ragazzo vada a Porto Tolle, seppure la società rodigina non sia stata ripescata e possa giocare in serie D».
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