In data 28 luglio il consiglio comunale di Mesola ha approvato il Bilancio di Previsione per l’anno 2014. Nonostante il momento di crisi nazionale e i tagli dei trasferimenti centrali, si sono mantenute inalterate le tariffe per i servizi a domanda individuale e gli altri servizi pubblici.
Per il 2014 sono state previste la realizzazione di opere finanziate con il bilancio 2013, per complessivi 1.100.000 euro che riguardano interventi di asfaltatura in diverse frazioni, interventi di recupero bunker, realizzazione di loculi cimiteriali, lavori di fognatura e recupero urbanistico piazze di Mesola e Monticelli senza quindi ricorrere a mutui .
Nella stessa seduta consigliare è stata approvata l’applicazione della Tari e della Tasi. Il costo del servizio della Tari, il cui gettito viene accertato e incassato da Area, rimane invariato. Per quanto attiene la Tasi, è stata approvata l’aliquota al 3.3 per mille con detrazione fissa per tutti di 50 euro, questo per compensare il mancato introito Imu sulla prima casa che lo Stato ha esentato, senza effettuare nessun trasferimento al comune per l’anno 2014.
È stata, inoltre rimodulata l’aliquota Imu sugli altri immobili prevedendo un leggero aumento su alcune categorie da 9,60 per mille al 10,00 per mille e nel contempo prevedendo alcune agevolazioni per altre categorie di fabbricati tra i quali quelli concessi in comodato gratuito ai parenti di primo grado con aliquota al 9,5 per mille.
Altra agevolazione riguarda i nuovi fabbricati costruiti ed utilizzati da esercenti attività produttive non agricole per un periodo di tre anni con aliquota al 7,6 per mille; infine, per i proprietari degli alberghi e pensioni ricadenti in cat.D2 con aliquota agevolata al 7,6 per mille.
“Con il bilancio di previsione 2014 – afferma l’assessore al bilancio Guglielmo Uccellatori -, abbiamo voluto garantire la buona qualità delle politiche sociali, sanitarie e assistenza alle persone, si è rispettato il patto di stabilità. Con questo importante provvedimento abbiamo cercato di ridurre la spesa dove è possibile, evitando tagli lineari, perseguendo la riduzione dei mutui e conseguentemente ridurre gli oneri a carico del Comune, bloccando tutte le aliquote e tariffe dei servizi a domanda individuale”.