Il tribunale di Ferrara ha convalidato l’arresto per F.S., il 55enne bresciano al centro di un’inchiesta dei carabinieri per aver – secondo gli inquirenti – truffato due anziani ferraresi attraverso la vendita di altrettanti rilevatori per il gas.
Secondo le indagini dell’Arma, l’uomo avrebbe spacciato gli apparecchi come obbligatori per legge, convincendo così alcune persone a comprarli, oltre che ad effettuare pesanti rincari sul loro prezzo di mercato, passato da cifre inferiori ai 50 euro ai 250 euro che F.S. avrebbe ottenuto dai coniugi che avrebbero subito la truffa. L’uomo era stato arrestato in flagrante dai carabinieri quando aveva appena portato a termine la seconda vendita della giornata.
L’uomo, oltre a essere già noto alle forze dell’ordine, era già stato, peraltro, denunciato dai carabinieri della Stazione di Porotto lo scorso aprile, assieme ad altri sei rivenditori, proprio per lo stesso motivo. Si tratta dell’ennesima procedimento giudiziario in capo a dipendenti e rappresentanti legali della ditta bresciana che commercializza gli apparecchi, finita più volte anche nel mirino dell’antitrust a causa di tecniche di vendita ritenute truffaldine a causa del sentimento di allarme che provocano nell’acquirente. I rappresentanti infatti propongono il rilevatore di gas come obbligatorio per legge, in modo da far nascere nei clienti il timore di salate contravvenzioni. “il consumatore – scrive l’autorità – si trova in una posizione di debolezza nei confronti di una tecnica di vendita basata sull’effetto sorpresa, tanto più forte in quanto esercitata soprattutto nei confronti di persone anziane. In più parti dei manuali di vendita è possibile leggere frasi in cui si dice che la sicurezza è l’elemento da sfruttare per convincere i consumatori ad acquistare l’apparecchio”.
In questo caso i carabinieri sono intervenuti in flagranza di reato grazie alla chiamata del familiare di una delle due vittime, riuscendo a bloccare sul fatto il “furbo venditore” e sequestrando i contratti stipulati, un Pos, due rilevatori di monossido di carbonio, tre rilevatori di fuga di gas, oltre alla somma di denaro che avevano percepito e che verrà restituita agli anziani truffati. L’inizio del processo ordinario è previsto per il prossimo ottobre.