Cento. La quiete dopo la tempesta. È finita la querelle sul carnevale estivo, che ha visto contrapporsi l’associazione Carristi Centesi e la Pro Loco di Cento e la giunta comunale contro l’opposizione di Fratelli d’Italia, con un accordo secondo cui “l’evento sarà un’occasione di pensare il territorio come centopievese e non come divisione”. A dare l’annuncio dell’alzata della bandiera bianca è proprio l’amministrazione comunale a seguito di alcuni incontri svolti con l’associazione Carristi Centesi, dopo la decisione presa da quest’ultima di portare questa storia e tradizione fuori dai confini del Comune.
La parata carnevalesca, quindi, rappresenterà un ponte culturale tra le due città: venerdì 29 agosto, dopo un passaggio in auto di gruppi e maschere attorno a Cento, la manifestazione si svolgerà a Pieve per ritornare a Cento, sabato 30 agosto, come ulteriore elemento di arricchimento alla Notte Bianca dello Sbaracco promossa oramai da oltre 10 anni dalla Pro Loco di Cento. L’evento Tasi e Barbaspein sarà dunque organizzato dall’associazione Carristi e dalla Pro Loco di Pieve e a Cento sarà ospitato da Comune e Pro Loco locale all’interno della Notte Bianca.
Una scelta dettata dal fatto che “già la prima edizione del premio Tasi e Barbaspein dovrà svolgersi tra Cento e Pieve, con eventi al di qua ed al di là del fiume Reno”. Ma soprattutto si tratta di una scelta condivisa: “I carristi hanno compreso come, anche se in buona fede, la loro decisione di organizzare un evento a Pieve di Cento potesse nuocere alla loro città. La presenza di carristi di Cento a Pieve, infatti, avrebbe potuto creare confusione dando la sensazione che fosse il carnevale centese a migrare fuori comune (anche se solo per una appendice estiva) e non che si trattasse di un evento-esibizione di gruppi carnevaleschi provenienti da altri carnevali”.
“La collaborazione tra i due sindaci – continua la nota – ha consentito di disinnescare quello che avrebbe potuto apparire come un elemento di rivalità tra le due comunità, ragionando di territorio e azzerando le sbavature e le polemiche di queste settimane. Senza che nessuno si erga a giudice o a vittima”. Una chiara critica al comportamento del portavoce di Fratelli d’Italia Georges Savignac che aveva subito chiesto le dimissioni dell’assessore alla cultura. “Le sole cose dal sapore carnevalesco vissute sino ad ora restano invece le esternazioni di un politico locale che non perde occasione per ricercare un minimo di visibilità speculando su qualunque dibattito, per altro con l’unica costante di ritrovarsi sempre smentito dai fatti”.
La nota, inoltre, sembra proprio rispondere alla domanda lanciata da Savignac “perché Piero Lodi odia tanto il carnevale di Cento?”. Il sindaco ribatte: “Il Carnevale di Cento è un patrimonio della città. Una risorsa in termini culturali, economici, turistici e di identità. La vera ed unica priorità dell’amministrazione comunale resta quella di salvare il carnevale storico, cosa che sta procedendo e sembra avviarsi a felice conclusione, grazie, tra l’altro, ancora una volta, alla disponibilità di importanti attori di questo territorio a cominciare anche dalla Pro Loco”.