“La condanna di Errani, fuori un altro pezzo da 90”. Si intitola così il post di commento del M5S ferrarese alla condanna del presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, definito senza mezzi termini “l’uomo del terzo mandato consecutivo non dovuto, l’uomo delle coop rosse, lo sponsor del monopolio di Hera s.p.a.” ma anche “il  regista “occulto” della corsa all’oro delle compagnie petrolifere in Emilia,  quello che in una intercettazione si dichiarava indifferente ai pericoli legati alle carenze strutturali dell’ospedale di Cona e ora anche personaggio dell’anno  per via delle vicende legate al sisma del 2012”. In sintesi, il “più abile tessitore di trame di potere nella “rossa” Emilia”.

I Grilli Estensi non tardano a chiederne le dimissioni da tutti gli incarichi, compreso quello di commissario straordinario per il terremoto nella speranza che “le ripercussioni politiche e sociali dell’uscita di scena di un uomo che accentrava in sé un così alto livello di responsabilità e influenza, potrebbero contribuire a svelare nei prossimi giorni la fitta trama che tiene unita la fortezza, fin’ora inespugnata, del potere PD emiliano romagnolo”. Parole di fuoco anche verso le dichiarazioni di solidarietà pervenute a Errani subito dopo la notizia della sentenza, definite come un “nauseante rito” dove “le dimissioni diventano un atto eroico, le gesta dell’uomo delle istituzioni vengono oltremodo esaltate, la gravità del reato passa in secondo piano, anzi, sparisce. L’ipotesi di una seria riflessione interna non viene nemmeno sfiorata”.

Infine, i grillini chiedono piuttosto che “si taccia e si lavori da subito per un giusto ricambio consegnato al rito delle urne quanto prima, per  non creare vuoti ingestibili e disagi ai cittadini nelle delicate materie affidate alle istituzioni regionali”.