Piano d’emergenza, diffidati Argenta e Copparo

Figura anche la provincia di Ferrara tra i diffidati della campagna di Cittadinanzattiva #divanodemergenza con la quale l’associazione vuole informare la popolazione sulla sicurezza del territorio e invitare tutti i Comuni a dotarsi di un piano di emergenza comunale, ovvero uno strumento per gestire un’emergenza di protezione civile. Il piano contiene la descrizione dei rischi presenti sul territorio e le azioni previste prima, durante e dopo dal Comune nelle diverse emergenze. Cittadinanzattiva ha inviato oggi le diffide ai Comuni di Argenta e Copparo che rientrano nei 10 Comuni inadempienti dell’Emilia Romagna insieme a Budrio, Granaglione, Grizzana Morandi, Vergato e Zona Predosa (BO); Bedonia e Borgo Val di Taro (PR) e Castel Bolognese (RA), a cui si aggiungono i 17 del Lazio, 8 della Liguria e 13 della Toscana. Un totale di 48 realtà che si sommano ai precedenti 103 comuni diffidati in Abruzzo, Basilicata, Puglia, Marche, Umbria, Piemonte, Sardegna, Sicilia e Veneto.

In Italia i comuni senza un piano di emergenza sono circa il 24% del totale, nonostante una specifica legge, la 100 del 2012, ne preveda obbligatoriamente l’adozione da ottobre del 2012. Tra questi, il 48% dei Comuni è situato in un’area ad elevata sismicità e l’82% in aree ad elevato rischio idrogeologico. L’emergenza è quindi, potenzialmente, all’ordine del giorno. A questo si aggiungono più di 1.000 impianti industriali a rischio di incidente rilevante, il 30% di superficie esposta a rischio incendi e 11 vulcani attivi o quiescenti.

Secondo i dati dello scorso dicembre rilevati dal dipartimento nazionale della protezione civile, su 348 Comuni dell’Emilia Romagna sono 267 quelli che possiedono un piano pari al 77%, e, di conseguenza, quelli senza piano sono 81 pari al 23%. Su 19 regioni, in termini di adozione del piano, l’Emilia Romagna ‘si classifica’ al dodicesimo posto. Le più virtuose sono Friuli Venezia Giulia e Molise, in parità con il 100% dei comuni che hanno adottato il piano, mentre le meno ‘prevenute’ sono Campania (61% dei comuni non ha un piano) e subito dopo Lazio (60%).

Continua inoltre l’attivazione dei cittadini che possono partecipare alla campagna condividendo, su Instagram e Twitter con l’hashtag #divanodemergenza, una foto del proprio divano con sopra gli oggetti che porterebbero con sé se dovessero fuggire da casa in due minuti. Tutte le foto ad oggi condivise sono visibili sul sito www.divanodemergenza.org.

A seguire la lista degli ultimi Comuni diffidati.

Emilia Romagna: Budrio, Granaglione, Grizzana Morandi, Vergato e Zona Predosa (BO); Argenta e Copparo (FE); Bedonia e Borgo Val di Taro (PR); Castel Bolognese (RA).
Lazio: Anagni, Aquino, Ausonia e Frosinone (FR); Castelforte, Cori, Formia, Gaeta, Itri e Latina (LT); Anzio, Ardea, Bracciano, Tivoli e Zagarolo (RM); Tarquinia e Vitorchiano (VT).
Liguria: Castiglione Chiavarese, Fascia e Uscio (GE); Cosio D’Arroscia, Molini di triora e Ranzo (IM); Bonassola (SP); Bardineto (SV).
Toscana: Fiesole e Vaglia (FI); Altopascio e Porcari (LU); Montecatini Val di Cecina, San Giuliano Terme e Volterra (PI); Abetone, Cutigliano, Montecatini Terme e Sambuca Pistoiese (PT); Carmignano e Prato (PO).

Ecco la situazione dei Comuni adempienti e non, regione per regione.