Considerare Mario Nardini un bravo sindacalista, tanti baci e buona notte è riduttivo e antistorico, non solo per lui, ma anche per tutti i lavoratori che lo hanno conosciuto negli anni, prima come delegato, poi come segretario provinciale della Fiom.
Il compagno Mario Nardini è stata la persona giusta al momento giusto, un grande professionista, studioso e impeccabile nel mettere in atto le strategie che occorrono nelle contrattazioni.
A lui deve andare il merito di essersi sempre impegnato in prima persona e di aver tenuto certe discussioni fondamentali a livelli altissimi, sia con gli operai che con i vari amministratori delegati.
Tanti amici e colleghi purtroppo pensano che i contratti spuntino dalla terra come quei fiori gialli che alcuni chiamano pissalet e altri brusacul, dicono che il sindacato non è più credibile, che sono tutti uguali, che sono venduti, ma se solo per un attimo durante l’ultima, ormai famosa vertenza Berco (per intenderci la
LA BERCO SIAMO NOI), si fossero messi nei panni di un sindacalista che doveva andare a contrattare quello scempio di decisioni a cominciare dai contratti, per finire con i licenziamenti, forse la penserebbe diversamente.
Rimanendo sulla vertenza Berco, ricordo quei giorni veramente molto caldi, sia come temperatura che come clima, veramente molto teso: sentimenti come paura, rabbia e impotenza erano all’ordine del giorno, la poca voglia di intervenire davanti ai lavoratori e alle lavoratrici a dir poco alterati si palpava con mano, sul palco saliva sempre e solo Mario, con il suo tono pacato ma deciso. Sembrava si fosse raddoppiato, sempre presente, sia fisicamente che mentalmente, gli amici delle altre sigle sindacali gli dovrebbero riconoscere questa grande onestà intellettuale e capacità comunicativa.
Operai metalmeccanici unitevi… Noi lo ringraziamo e lo festeggiamo come si deve fare con un grande, gli auguriamo buon proseguimento, così come lo auguriamo a chi gli succederà e anche a noi stessi: la strada è come sempre in salita, ma come diceva il comandante Che Guevara
“Chi lotta può perdere, chi non lotta ha già perso”.
Faccio il sovversivo 2.0
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com