Un insospettabile istruttore subacqueo ferrarese di 58 anni, Sergio Granata, residente a San Teodoro in Sardegna, è stato arrestato ieri mattina dai carabinieri con l’accusa di produzione di materiale pornografico con minori e detenzione di materiale vario pedopornografico.
L’uomo, che risulta incensurato, secondo le risultanze delle indagini praticava il turismo sessuale nelle zone più povere del mondo, dove adescava ragazzine anche molto piccole con regali di poco conto per girare un’ottantina di film a luci rosse. Per convincerle, oltre a somme di danaro di pochi euro, Granata donava oggetti di scarso valore come costumi da bagno, borsette, collane o altre cose che quelle piccole ragazzine vedevano come sogni quasi irraggiungibili.
L’indagine sul 58enne ferrarese, istruttore di sub con casa in Sardegna, è partita un anno fa in seguito al furto che aveva subìto della sua cassaforte. Per la banda di ladri il contenuto della cassaforte non risultava interessante, in quanto non c’erano né gioielli né denaro, ma solo documenti, biglietti aerei e numerose videocassette. I banditi hanno così abbandonato il forziere in campagna e nei giorni successivi i carabinieri di San Teodoro, su segnalazione, l’hanno ritrovata e, insospettiti dalla presenza di tutti quei video, hanno deciso di controllare le immagini scoprendo così le scene di sesso tra Granata e diverse bambine orientali e africane. Una volta avvertito del ritrovamento della cassaforte il 58enne si era subito precipitato in caserma a chiederne la restituzione, ma il forziere e il suo contenuto era rimasto in caserma e segnalato alla Procura della Repubblica di Nuoro, con successivo ordine di perquisizione da parte del magistrato. Si è così scoperto che Granata, nella sua abitazione a San Teodoro, possedeva una ricca collezione di video dello stesso tenore, tutti girati all’estero e in particolare in Asia, Africa e Sud America. Sempre nella sua casa i militari hanno poi trovato anche un ingente quantitativo di filmati e foto scaricate dal web.
Tutto il materiale è finito sotto sequestro, mentre l’uomo è stato condotto in carcere a Nuoro con l’accusa di utilizzo di minori nella produzione di materiale pedopornografico e detenzione di materiale pedopornografico.