La procura l’accusa di aver chiesto il pagamento della visita, non dovuto perché pazienti esenti, a quattro anziani per svolgere il test di abilitazione alla patente. Per quel motivo è accusata di truffa e sempre per quel motivo nel 2011 il Sant’Anna l’aveva licenziata. Ora però la parte lesa, l’azienda ospedaliera, chiede una integrazione e modifica del capo di imputazione. “A nostro avviso – spiega l’avvocato Marco Linguerri – il materiale probatorio evidenzia altre ipotesi di reato, con episodi da contestare in misura maggiore di quanto rilevato fino ad oggi”.
Ipotesi aggiuntive che Linguerri ha raccolto in una istanza sottoposta ieri in udienza preliminare al pm Nicola Proto, che ha chiesto un rinvio tecnico per valutarla.
Il procedimento vede indagata per truffa aggravata ai danni dello Stato Anna Cantagallo, fisiatra in forza al centro di riabilitazione San Giorgio. Secondo l’accusa la specialista avrebbe fatto pagare 170 euro quattro pazienti ultraottantenni per i quali era prescritto un test neuropsicologico, esame propedeutico all’abilitazione alla guida dell’auto. Un pagamento inoltre, sempre secondo l’accusa, sarebbe avvenuto in un contesto extraospedaliero. Gli anziani però non dovevano pagare il ticket. Fu proprio uno di loro a segnalare il fatto all’azienda. Da qui deriva l’imputazione di truffa, dal momento che al Sant’Anna spettavano 53 euro per ognuna di quelle prestazioni. Una somma complessiva pari a poco più di 200 euro. E che secondo l’azienda sarebbero solo una parte dell’ammanco patito.
La dottoressa Cantagallo, dopo 20 anni di onorata e stimata attività (seguì anche il regista Federico Fellini quando venne a Ferrara per la riabilitazione) venne licenziata nel 2011 per infedeltà aziendale. Contro quel provvedimento fece ricorso davanti al giudice del lavoro, che però diede ragione al Sant’Anna.