Ci sono dolori nella vita che non si è mai abbastanza pronti per affrontare. Non si è mai abbastanza grandi, forti per sostenere quei dolori infiniti che accompagnano per sempre.
Quando una stella muore. Quello che è accaduto in questi giorni alla mia famiglia. Dalla gioia infinita di qualche mese fa, quando scoprimmo che ero di nuovo incinta, al profondo sconforto nel momento in cui è stata riscontrata alla nostra bambina una malformazione cardiaca incompatibile con la sua vita.
Ci sono a volte però delle persone speciali, che più di chiunque altro riescono a rendere un dolore straziante meno insostenibile. Ed è questo il motivo che ci porta a scrivere, per mostrare tutta la nostra riconoscenza a chi ha saputo sostenerci con tanta professionalità e tanto affetto in questo cammino. Il nostro ringraziamento va alla dottoressa Roberta Capucci, che per noi è stata una di quelle persone speciali, quando abbiamo dovuto scegliere quel percorso in cui una madre mai si vorrebbe addentrare, ovvero quello dell’interruzione della gravidanza.
La nostra stella non poteva brillare al di fuori di me, ci si sente perduti dopo notizie come questa. La vicinanza, la professionalità e l’umanità con cui la dottoressa Capucci ci ha assistito sono state un’ancora di salvezza: grazie a lei ho realizzato che tutto l’amore per la mia piccola creatura non sarebbe comunque stato sufficiente a far battere il suo cuore fuori di me. Il dolore è ancora forte e lo sarà sempre, sempre mi accompagnerà, ma quando ripenso alle parole della dottoressa, pronunciate con affetto e sincerità, respiro a fondo e mi sembra di stare meglio.
In questa tempesta di emozioni, io, mio marito e il nostro bimbo, ci teniamo abbracciati ancora più stretti: ora a vegliare su di noi c’è un angelo in più.
Lettera firmata