Cronaca
22 Maggio 2014
Anche Codacons e Banca Mediolanum tra le parti civili, ma alcuni ex clienti chiedono risarcimenti anche all'istituto di credito

Mazzoni, 160 indici puntati contro l’ex broker

di Ruggero Veronese | 2 min

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L’avvocato Bruno Barbieri del Codacons raduna i risparmiatori prima dell’inizio dell’udienza

Sono circa 160 gli ex clienti di Raffaele Mazzoni che al termine della prima udienza preliminare risultano iscritti come parti civili nel processo contro l’ex broker di Jolanda di Savoia, che nel febbraio dell’anno scorso scomparì nel nulla dopo aver lasciato un buco da 11,5 milioni di euro nei conti dei propri assistiti.

Persone in gran parte residenti nel basso e medio ferrarese (in particolare dalle zone di Jolanda di Savoia, Comacchio, Copparo e Codigoro) con cui Mazzoni aveva da anni rapporti di fiducia e di amicizia, e che mentre aspettavano il proprio turno per entrare nell’aula A del tribunale di Ferrara non hanno nascosto la propria rabbia e il proprio sdegno verso quello che credevano un professionista in cui riporre la massima fiducia.

Ad assisterli una troupe di avvocati per perfezionare le singole istanze di risarcimento, anche se gran parte dei risparmiatori vittime della – ancora presunta – truffa ha scelto di unire le forze attraverso il Codacons. A rappresentarli alla prima udienza preliminare è l’avvocato Bruno Barbieri, che durante la seduta chiama decine di ex clienti di Mazzoni per presentare al gup Silvia Marini tutta la documentazione relativa al proprio danno patrimoniale e agli assegni consegnati a Mazzoni e inghiottiti nella voragine finanziaria di cui è imputato, dopo le indagini condotte dal pm Nicola Proto, l’ex agente di Banca Mediolanum. Ma è anche il Codacons stesso, in quanto associazione per la tutela dei risparmiatori, a figurare come parte civile, nonostante l’opposizione sollevata dal legale di Mazzoni, Irene Costantino.

Più controversa la posizione dell’istituto di credito milanese per cui lavorava il broker: Banca Mediolanum si è iscritta come parte civile contro Mazzoni per ottenere il risarcimento al danno economico e di immagine, ma è stata a sua volta citata come responsabile civile di quanto avvenuto.

A fare questa richiesta sono stati alcuni dei legali dei risparmiatori, che contestano all’istituto di credito scarsa vigilanza sull’operato dell’ex agente finanziario. Il gup non ha ancora preso una decisione per quanto riguarda questa richiesta e il dubbio verrà sciolto durante la prossima udienza, prevista per fine luglio.

L’avvocato Costantino fa sapere di non aver mai presentato richiesta di patteggiamento o di rito abbreviato per il suo assistito: l’ex broker affronterà il processo con rito ordinario.

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