Mesola
17 Maggio 2014
Ponte della morte, la presidente è indagata per omicidio colposo insieme ad altre cinque persone

Marcella Zappaterra chiede di essere interrogata

di Marco Zavagli | 2 min

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admin-ajax.phpMesola. Marcella Zappaterra chiede di essere interrogata. Indagata per omicidio colposo per la tragedia del 18 marzo, quando morirono quattro giovani cadendo con l’auto nel canale dal Ponte Trapella.

Con la presidente della Provincia di Ferrara sono indagate altre cinque persone. Si tratta dell’assessore provinciale alla sicurezza stradale Davide Nardini, dell’ingegnere capo della Provincia Mauro Monti, del sindaco di Mesola Lorenzo Marchesini, del suo vice Dario Zucconelli e del dirigente del settore Urbanistica Fabio Zanardi.

Al centro della questione c’è la necessità di stabilire le responsabilità sulla gestione e la manutenzione del fatiscente ponte Trapella sulla provinciale 11, luogo in cui si è verificato il tragico incidente che ha portato alla morte di Matteo Carli, Stefano Bertaglia, Loredana Nicoleta Caruntu e Liliana Dragnescu.

Il manufatto, come noto, è stato posto sotto sequestro dalla procura per consentire lo svolgersi dei rilievi tecnici necessari alla perizia disposta dal pm Nicola Proto per accertare le condizioni del ponte al momento dell’incidente. Infatti, nell’emettere gli avvisi di garanzia è stata considerata l’intera catena amministrativa di gestione della strada, che va dunque dal responsabile ‘politico’ a quello tecnico.

La presidente della Provincia, che già al momento della ricezione dell’avviso di garanzia si era detta sicura di “aver operato con la massima correttezza, come dimostra il fatto che abbiamo investito tanto sulla sicurezza stradale, per quanto abbiamo potuto con le risorse economiche sempre più carenti”, ora chiede di essere sentita in procura.

Da indiscrezioni che escono da via Mentessi l’incontro con il pubblico ministero dovrebbe avvenire a giorni.

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