Comacchio. Sei condanne per lo spaccio di diversi etti di droga. Chiude così il tribunale di Ferrara l’operazione del settembre scorso targata carabinieri della compagnia di Comacchio. I militari arrestarono il 12 settembre 2013 sei persone (cinque arresti e un obbligo di dimora) al termine di un’indagine che aveva preso piede un anno prima e che aveva coinvolto anche l’Arma friulana, l’elinucleo di Treviso e il nucleo cinofili di Bologna.
Le prime mosse erano partite da un locale di Lido degli Estensi. Qui i carabinieri notarono due persone già di loro conoscenza, Luca Carli Ballola, 38 anni, e Natalino Buzzi, 56 anni, incontrarsi spesso a ore pasti con il titolare. Prese vita l’ipotesi che proprio quel locale potesse essere la base per un giro di droga e i militari cominciarono a indagare sia mediante intercettazioni telefoniche che con appostamenti, pedinamenti e studi sul campo.
Comincia quindi a districarsi la ragnatela di rapporti familiari e d’affari su cui si basava il traffico di stupefacenti: secondo gli inquirenti Natalino Buzzi cedeva regolarmente la droga – soprattutto hashish – al figlio trentunenne Alessandro e a al 23enne Andrea Simoni, che si occupavano poi di piazzare le dosi sul mercato o ad altri “rivenditori”. Intanto i carabinieri continuano a monitorare con attenzione i rapporti con il 44enne titolare del locale al Lido degli Estensi, che oltre a fungere da “deposito” per nascondere la droga serviva anche come luogo di incontro in cui discutere della strategia per l’attività di spaccio. E in questo sistema la figura al comando era Carli Ballola, che grazie al supporto logistico del ristoratore forniva l’hashish direttamente a Natalino Buzzi e a Micaela Oprea, 38enne rumena residente a Tarcento, in Friuli, che si occupavano delle consegne successive.
È a questo punto che i carabinieri cominciano la fase operativa. Il 4 dicembre del 2012 avviene un primo arresto (131 grammi di hashish), mentre tre mesi dopo, il 3 febbraio, tocca a Simoni essere viene perquisito e pescato con 138 grammi della stessa sostanza e 3 di marijuana. Il 23enne non è però sottoposto a misure cautelari, e poche settimane dopo si incontra nuovamente con Natalino Buzzi per una nuova ordinazione. Il 25 febbraio l’uomo si reca quindi al solito locale del Lido degli Estensi, dove Carli Ballola gli consegna una nuova partita di hashish che verrà consegnata a Simoni tre giorni dopo. La rete dei carabinieri si sta però per chiudere definitivamente, e non appena il ventitreenne entra in possesso della droga viene immediatamente arrestato in flagranza di reato.
Dopo quell’arresto, i carabinieri perquisiscono il locale di Zagni, trovando all’interno diversi etti di marijuana e 20 grammi di hashish e arrestando il flagrante il titolare.
Ora la conclusione processuale. Il gup Piera Tassoni ieri ha condannato in rito abbreviato a un anno e quattro mesi Alessandro Buzzi. Gli altri hanno patteggiato pene da un anno e due mesi a un anno e dieci mesi. In particolare Andrea Simoni ha patteggiato un anno e 2 mesi, Natalino Buzzi un anno e 4 mesi così come Luca Carli Ballola, un anno e mezzo per Micaela Oprea, Roberto Zagni (che già aveva patteggiato 2 anni e 8 mesi per la cessione di 700 grammi) un anno e 10 mesi.
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