Una Ferrara con zero furti di biciclette, più sicura, più illuminata, con “burocrazia zero” e servizi di trasporto a misura di cittadino. Sono alcuni dei punti presentati da Francesco Rendine. candidato sindaco con la lista civica Giustizia, onore e libertà nei locali della ex sala Borsa.
“A differenza di altri, nella nostra lista non ci sono politici o persone che abbiano amministrato a livello comunale – annuncia Rendine presentando i nomi dei suoi candidati -. È tutta gente che mette insieme il pranzo con la cena senza bisogno della politica, ed è una cosa importante così non sono ricattabili dal punto di vista politico”. Un fatto che secondo il candidato di Gol è sinonimo di libertà, come il fatto di essere una lista “totalmente autofinanziata, mentre altri hanno decine di migliaia di euro da privati e da cooperative con interessi nel pubblico che seppur regolari sono motivo di turbamento e imbarazzo”. A proposito di denaro, Rendine e i suoi assessori si impegnano, in caso di elezione, a rinunciare al 50% dello stipendio da amministratori: “Risparmieremo così 2 milioni in 5 anni che torneranno direttamente nelle tasche dei cittadini”. Nei piani annunciati la riduzione per accorpamento delle partecipate comunali, la richiesta di un’assicurazione a garanzia della durata almeno decennale dei manti stradali in caso di rifacimento e il blocco delle “finte rinnovabili che riscaldano l’acqua bruciando rifiuti senza che ci siano controlli sanitari”. Nel campo delle politiche sociali, l’idea di Rendine è quella di permettere il pagamento di Imu, tasse comunali e multe attraverso i lavori socialmente utili per chi non avesse soldi a sufficienza.
Rendine ha presentato i nomi che compongono la sua lista (la ‘quota rosa’ si ferma a 12 mentre sono 9 gli under 40) anche alcuni dei suoi candidati assessori: l’avvocato Stefano Busatti (sport), il medico Claudio Martini (sanità), l’ingegnere Michele Simoni (lavori pubblici) e l’avvocato Tosca Cappabianca (attività produttive). Busatti ha incentrato il suo intervento sulla necessità di garantire maggiore sicurezza in tutta la città e, soprattutto nelle mura, parcheggi, grattacielo e Ippodromo, proponendo la costituzione di un reparto della polizia municipale ad hoc e un programma per garantire una migliore illuminazione pubblica, in modo così da rendere più fruibili e sicuri tutti i luoghi in cui si pratica l’attività sportiva. Non solo, nel programma è previsto anche il recupero di alcune aree, come il velodromo Coppi e il recupero della darsena fluviale come area in cui costruire un centro dedicato agli sport acquatici.
Rendine, a proposito di sicurezza, promette con una certa vivacità una città con “a zero furti di biciclette”. “Utilizzeremo delle bici civetta con un chip collegato a un sistema Gps, che siano appetibili per i malintenzionati. Quando le ruberanno le porteranno nei loro luoghi sicuri noi li troveremo e i interverremo per eliminare i furti”.
Per Simoni – presentato da Rendine come “la nostra punta di diamante” – Ferrara dovrà diventare una smart city, con un’opera di riqualificazione, riordino e valorizzazione delle strutture in cui ci sia più attenzione nella costruzione di piste ciclabili (“oggi sono frammentate e interrotte”), un piano per la mobilità per snellire e rendere più fluido il traffico partendo proprio dal Piano urbano sulla mobilità approvato nel 2009.
Il medico Mauro Martini, indicato come assessore alla sanità, promette interventi dedicati al recupero delle professionalità sul territorio, all’accorciamento dei tempi di attesa per le prestazioni mediche e alla razionalizzazione del sistema sanitario. A proposito di sanità, il candidato sindaco di Gol si lancia in un commento sull’ultima udienza del processo Cona: “È una grande voragine con decine di milioni di euro sprecati a causa della gestione della Regione, del Comune e di soggetti privati – afferma -. Dall’udienza abbiamo capito che avevamo ragione a dire che le intercettazioni sono fondamentali per capire la vicenda e qualcuno, forse con la coda di paglia, si è sentito responsabile. Le parole di Marino Pinelli – conclude Rendine – sono determinanti per capire quanti soldi sono stati inutilmente spesi e che ora vengono a mancare per medici, attrezzature e per garantire una buona sanità”.
L’ultimo punto programmatico – relativo allo sviluppo economico – è quello presentato dall’avvocato Tosca Cappabianca, intenzionata a sviluppare il progetto “zero burocrazia” a sostegno delle imprese ferraresi puntando sullo Sportello unico che dovrebbe snellire le pratiche. In programma anche l’incentivazione e valorizzazione dei prodotti locali. “Vogliamo aiutare il cittadino con degli strumenti giuridici che rendano l’amministrazione sua amica”, commenta Rendine.
Di seguito i nomi dei candidati:
Livio Alberani
Erika Andreatti
Antonio Antonioni
Gian Franco Bighi
Giulia Bulzoni
Stefano Busatti
Tosca Cappabianca
Massimo Casolari
Martina Cosanni
Carlo Alberto Costantino
Michele De Palo
Stefano Duo
Federica Gilli
Manuela Graziani
Simona Maggiolini
Mauro Magnardini
Mauro Maragno
Mauro Martini
Eleonora Masina
Riccardo Masini
Leonardo Minguzzi
Natale Ombra
Renzi Pisa
Lorenzo Poltronieri
Paola Rosselli
Luciano Rubini
Michele Simoni
Monica Tartari
Maria Trevisan
Bruno Verdi
Paola Zavarini
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