Resterà in carica fino a fine anno e a titolo gratuito la presidente della Provincia Marcella Zappaterra. Con l’ok del Senato al ddl Delrio sugli enti locali, l’amministrazione provinciale sarà gestita a livello apicale a titolo gratuito. Dopo lo scoglio di Palazzo Madama, ora il disegno di legge approderà alla Camera, dove – vista al alarga maggioranza – non dovrebbe avere problemi a diventare legge dello Stato.
Tra le modifiche, per quanto riguarda le province, il presidente della provincia, la giunta provinciale, in carica alla data di entrata della legge, “restano in carica a titolo gratuito fino al 31 dicembre 2014 per l’ordinaria amministrazione”. Il presidente assume fino a tale data anche l’incarico di presidente del consiglio provinciale. Per il futuro la legge prevede poi non la soppressione del consiglio provinciale e della figura del presidente della provincia (tutti incarichi svolti comunque a titolo gratuito), ma la loro elezione in forma indiretta da parte del nuovo istituto dell’assemblea dei sindaci.
La carica di presidente, così come quelle di sindaco e assessori, sono incompatibili con quella di consigliere regionale. Organi della Provincia sono presidente, consiglio provinciale (organo di indirizzo e controllo) e assemblea dei sindaci (costituita dai sindaci dei comuni del territorio). L’assemblea ha poteri propositivi e consultivi. È lei ad approvare il bilancio dell’ente con i voti che rappresentino almeno un terzo dei comuni compresi nella provincia e la maggioranza della popolazione residente.
Il presidente sarà eletto dai sindaci e da consiglieri dei comuni. Durerà in carica 4 anni (non più 5) e sarà scelto tra uno dei sindaci in carica, il cui mandato scada non prima di 18 mesi dallo svolgimento delle elezioni. Il consiglio sarà composto dal presidente e da 12 componenti e dura in carica due anni. Viene eletto dai sindaci e dai consiglieri dei comuni. A Ferrara si voterà il prossimo 30 settembre.
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