“Siamo i primi a voler vedere chiarita la dinamica dell’incidente. Il primo pensiero va a quei ragazzi”. Sono le parole che Marcella Zappaterra rilascia all’indomani della notizia che la vede indagata per omicidio colposo assieme all’assessore Davide Nardini e all’ingegnere capo della Provincia di Ferrara Mauro Monti per l’incidente mortale di Massenzatica dove sono morti quattro giovani.
La presidente della Provincia, raggiunta dall’avviso di garanzia, si dice sicura di “aver operato con la massima correttezza, come dimostra il fatto che abbiamo investito tanto sulla sicurezza stradale, per quanto abbiamo potuto con le risorse economiche sempre più carenti”.
La risposta ora è in mano alla procura, che come prima cosa dovrà “accertare le condizioni del ponte al momento dell’incidente”, spiega il procuratore capo Bruno Cherchi. Per emettere gli avvisi di garanzia “è stata considerata l’intera catena amministrativa di gestione della strada”, che va dunque dal responsabile ‘politico’ a quello tecnico. Da questo si evince come l’atto di iscrizione nel registro degli indagati sia automatico per via Mentessi, “un modo – continua Cherchi – per assicurare che gli accertamenti tecnici che andranno esperiti siano opponibili e producibili in un eventuale processo”. Solo dopo gli esiti di queste consulenze “si valuterà se esistono aspetti penali oppure no”.
Il procuratore capo lascia intendere anche che andranno valutate anche possibili mancanze a livello di interventi e manutenzione sul Ponte Trapella, dal momento che “la presunta pericolosità di quel tratto è stata segnalata a suo tempo” con interrogazioni in consiglio provinciale.
Sul fronte delle parti offese, invece, non è ancora stato depositato l’esposto della famiglia Carli. “La perizia – mi è stata consegnata ieri (lunedì, ndr), ma abbiamo richiesto delle modifiche su alcuni punti e stiamo aspettando la nuova versione. Poi, giusto il tempo per verificare le conclusioni e depositeremo il nostro documento”.
Sulla natura delle responsabilità che l’esposto porrà sotto l’occhio della procura, il legale non si espone. “Non si tratta di avere atteggiamenti vessatori o gravosi nei confronti di qualcuno, ma ci sono già degli indagati e noi avvaloreremo questa impostazione: crediamo che ci sia una responsabilità da parte del proprietario della strada”. Al momento però è ancora tempo di cautela: “si tratta di discorsi prematuri e non mi posso sbilanciare. Ripeto, valuteremo quando avremo in mano la perizia”.
Per quanto riguarda gli ulteriori esami autoptici, si attende l’analisi tossicologica per Matteo Carli, 30 anni, il conducente della Bmw finita nel canal Bianco. Dalla procura manca ancora il nulla osta per i funerali delle altre tre vittime, Nicoleta Carunto, 20 anni, Liliana Dragnescu, 31, e Stefano Bertaglia, 30.
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