Cronaca
8 Marzo 2014
La 14enne che ha tentato il suicidio sarebbe stata oggetto di insulti da vecchi compagni delle medie. Indaga la Mobile

Vittima di bullismo, un salto di disperazione

di Mauro Alvoni | 2 min

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ariosto ragazzina 1Un moto di disperazione di una 14enne, fragile come tante a quell’età, con cause scatenanti che potrebbero essere ricondotte a episodi di cosiddetto bullismo verbale. Derisioni subìte, spesso feroci e spietate, sarebbero le motivazioni che l’avrebbero portata a lanciarsi da una finestra al secondo piano della scuola. Lo ipotizza la testata giornalistica web “Ferrara By Night”, che ha raccolto la testimonianza anonima di un giovane (o di una giovane) vicino alla 14enne che questa mattina ha tentato il suicidio alla succursale dell’Ariosto di via Dosso Dossi.

Testimonianza che, se confermata dalle indagini in corso da parte della Squadra Mobile della questura, configurerebbe l’episodio come conseguenza dell’ennesimo atto di bullismo che in questo caso, miracolosamente, non ha avuto conseguenze tragiche. “Ti devi uccidere” – come riporta Ferrara By Night – sarebbe una delle frasi rivolte alla vittima da un gruppo di ragazzini che non appartengono nemmeno alla classe frequentata dalla 14enne. Si tratterebbe infatti dei vecchi compagni delle medie inferiori, che continuavano a perseguitarla, a insultarla e deriderla, anche ora che era passata alla prima classe delle superiori. Lo facevano in corriera, quella che tutti quanti dovevano prendere per raggiungere i rispettivi istituti in città.

Lo stesso testimone avrebbe assistito a volte alla scena, riferendo che “Molto spesso le dicevano anche frasi forti come ti devi uccidere”. E questa mattina si sarebbe presentata in classe piangendo per lo stesso motivo, dicendo che l’avrebbe fatta finita. Così è salita al secondo piano e si è lanciata. In tutta questa vicenda i nuovi compagni di classe della 14enne non avrebbero alcuna responsabilità: “I compagni di classe attuali – riferisce la testimonianza pubblicata da Ferrara By Night – non l’hanno mai insultata. Addirittura una volta una ragazza le aveva fatto una foto con il suo cellulare per salvarla come contatto nel telefono. L’ha cancellata subito appena ha visto la reazione della studentessa. Lei non si sentiva accettata, non si piaceva, sempre per colpa di quelle persone che ogni giorno in corriera la insultavano”.

Tutte situazioni e ipotesi sulle quali, come detto, la Squadra Mobile sta cercando di fare luce con molta discrezione visto che si tratta di minori. Intanto son già stati sentiti i genitori della 14enne che ieri mattina ha tentato un gesto estremo, la quale dovrà affrontare un lungo percorso di guarigione per i traumi riportati. Anche se le ferite più profonde da guarire saranno quelle interiori che l’hanno portata ad affrontare il vuoto per disperazione.

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