Si chiama Allison Menegatti la prima – ancora eventuale – candidata sindaco grillina di Ferrara. È stato il suo il nome più votato alla Candidarie dai componenti e simpatizzanti dei due meetup che contendono ai Grilli Estensi il marchio Cinque Stelle.
Le votazioni si sono tenute giovedì scorso, dalle 14 alle 20, nella sala Congressi Hotel Carlton. E i risultati non sono ancora stati ufficializzati. Lo stesso comunicato stampa uscito solo il giorno dopo è incredibilmente scarno. Quattro righe di numero per informare che alla definizione della lista dei candidati per il consiglio comunale “hanno partecipato gli iscritti di entrambi i meetup (“Ferrara e Provincia in Movimento” e “Cittadini 5 stelle”). Tali elezioni hanno avuto esito positivo nell’individuare sia il candidato sindaco che il capolista, e la lista completa dei consiglieri. Tutta la richiesta è stata inoltrata allo staff nazionale del Movimento 5 Stelle. Siamo in attesa del riscontro”.
Proprio ieri era il termine ultimo per inviare allo staff di Grillo e Casaleggio le liste e chiederne la certificazione. I candidati erano
42 e ora la rosa si è ristretta a 32, con un terzo di presenze femminili, come da regolamento interno ai Cinque Stelle. In lista non figurano né il garante Vincenzo Musella né l’ex Prc allontanato dai Grilli estensi Alessandro Gulinati e nemmeno l’architetto Lanfranco Viola, che pure aveva partecipato alle riunioni preparatorie. Non dovrebbe essere in lista neppure il fondatore di Ferrara in Movimento Angelo Storari. Presenti invece gli avvocati Martina Scarpa e Daniela Tani.
Due erano le schede da votare. Una con il nome del candidato sindaco e una per il consiglio comunale sulla quale si potevano indicare fino a tre preferenze. E il nome che ha ottenuto più crocette è stato quello di Allison Menegatti, iscritta al meetup Ferrara e provincia in Movimento.
Contattata al telefono la diretta interessata si dimostra sorpresa. Non del risultato ma che qualcuno ne fosse venuto a conoscenza visto che ieri i cellulari dei referenti del meetup squillavano a vuoto. E lei prima smentisce, poi si trincera dietro a un “non sono io l’addetta alla comunicazione, non ci sono cose particolari da dire”.
Intanto a giorni si saprà se la candidata correrà con il simbolo del Movimento oppure no. In ballo, si sa, c’è anche la candidatura dei Grilli estensi, che sembrano avere molte chance in più. E infatti a qualcuno del gruppo, al termine delle Candidarie, scappa una battuta: “sarà arduo ottenere la certificazione; noi non abbiamo santi in paradiso…”.
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