Mafia nigeriana. Ultimo atto in Cassazione
Si avvicina l'ultimo atto della vicenda processuale nata dalla maxi-inchiesta sulla mafia nigeriana a Ferrara
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La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso dell'Ausl di Ferrara, condannandola a pagare 366.890 euro come risarcimento dei danni nei confronti dei famigliari di Cristiano Turati, il 46enne morto - il 20 ottobre 2016 - dopo il ricovero all'ospedale del Delta di Lagosanto
La Comune di Ferrara sostiene Cittadini del mondo e parteciperà all’assemblea del 7 maggio alle 18 ricordando che già dal 1993 "la città è diventata più internazionale e colorata"
Per capire come prevenire la contaminazione da Pfas, i gruppi territoriale e consiliare del Movimento 5 stelle hanno organizzato un incontro dal titolo “Acque contaminate: contro l’inquinamento da pfas per un ambiente sostenibile”, che si terrà venerdì 9 maggio nella sala refettorio di via Boccaleone 19
Un piccolo albero, forte e resistente, che continua a crescere e modificarsi: è nel suo nome l'essenza profonda di Bonsai, il festival di teatro contemporaneo ideato dall'associazione Ferrara Off che torna a Ferrara dal 9 maggio al 29 giugno
di Elisa Fornasini
Giù le maschere.. et voilà! Ecco le calzature che hanno fatto la storia della Manifattura Berluti, azienda leader del gruppo Louis Vuitton nella produzione di calzature di lusso dal 1895, che opera anche nel territorio ferrarese. La società, che ha sede a Parigi, ha deciso di investire nel territorio estense aprendo uno stabilimento di ottomila metri quadrati per la produzione di calzature di elevata qualità a Gaibanella. Il cantiere prosegue spedito e la fine dei lavori è prevista entro la fine dell’anno.
L’impegno della maison nel costruire un centro di eccellenza alle porte di Ferrara spiega la volontà del Comune di far conoscere la storia di questa eccellenza ai cittadini. È stata infatti inaugurata nel salone d’Onore della residenza municipale la mostra “Berluti’s Heritage Exhibition” che ripercorre la storia della Manifattura Berluti attraverso i volti dei suoi protagonisti e le sue calzature simbolo. “Esporre queste scarpe di grande classe è la conclusione positiva di un percorso che lega sempre più Ferrara al brand francese – fa gli onori di casa il sindaco Tiziano Tagliani – e si inserisce nell’ambito delle manifestazioni del Carnevale Rinascimentale”.
“Il legame con il territorio ferrarese è fondamentale – conferma l’amministratore delegato di Manifattura Berluti Jean-Baptiste Barthes – per la creatività tutta italiana dei nostri artigiani. Le nostre calzature non accompagnano solo il cliente ma anche la storia, per questo abbiamo deciso di rintracciare le grandi tappe della vita dell’azienda dal 1895 ad oggi”. Una storia senza tempo perché, nonostante la costante introduzione di elementi di novità, i cardini della casa sono rimasti gli stessi: saper fare, cura del dettaglio, stile, comfort, passione per cuoio e rivestimenti. Codici che hanno portato Berluti a essere molto più di un produttore di scarpe: nel 2005 fu introdotta la pelletteria e nel 2011, grazie alla nomina del direttore artistico Alessandro Sartori, un’intera collezione d’abbigliamento.
L’esposizione, che mostra cinque modelli di scarpe, ripercorre quindi la storia delle quattro generazioni della famiglia Berluti. La prima scarpa a portare il marchio fu il modello “Alessandro”, denominato così dal nome del suo creatore Alessandro Berluti, che grazie all’utilizzo sapiente della pelle divenne l’emblema dello stile della maison. Torello Berluti, ultimogenito di Alessandro, nel 1928 introdusse disegni di successo e ampliò l’attività dell’atelier aprendo altri due negozi a Parigi. Per omaggiare questo periodo è stato scelto lo stivaletto da sci blu scuro disegnato da Torello per Greta Garbo nel 1938.
Nel 1959 Talbinio Berluti, figlio di Torello, introdusse le scarpe prêt-à-porter di lusso, una gamma di modelli a disponibilità immediata realizzati interamente a mano nella tradizione dei grandi calzolai; mentre sua cugina Olga, nel 1962, ha segnato profondamente la storia di Berluti grazie agli “Andy”. Si tratta di mocassini creati e indossati da Andy Warhol che sono diventati l’emblema classico della maison. Basta passare alla vetrina successiva e c’è un balzo temporale dal dopoguerra a tre anni fa: Alessandro Sartori viene nominato direttore artistico e continua a creare collezioni di scarpe e prêt-à-porter, dando nuova vita a uno stile sempre fedele alla tradizione.
La mostra rimarrà aperta liberamente al pubblico fino al 27 marzo prossimo, negli orari di apertura del palazzo municipale.
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