Stop alle auto sulla strada arginale il fine settimana
Sommità arginale libera dal traffico il sabato e nei giorni di festa fino al 30 settembre
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Domenica 5 maggio dalle 8 alle 14, nel parcheggio del Policentro Aquila, si terrà Sbaraccopoli, il tradizionale mercatino dello sbaracco
Giovedì 9 maggio, alle 17, primo incontro gratuito in biblioteca con la nutrizionista Verdiana Vecchiattini
Con un’introduzione del professor Diego Crivellari, oggi sabato 4 maggio alle 21, al teatro don Gino Tosi si terrà il recital 'Il mio Matteotti'
Occhiobello. Giovedì 18 aprile alle 19.30, si riunisce in municipio il consiglio comunale. All’ordine del giorno: approvazione modifica dell'articolo 7 dell'accordo di pianificazione ai sensi dell'art. 6 della legge regionale 11/2004 approvato con...
Occhiobello. Sabato 1 marzo dalle ore 15 alle 18 presso piazza Don Aldo Rizzo di Santa Maria Maddalena ci sarà la Biblioteca vivente. In caso di maltempo l’evento si terrà presso il mercatino di Emmaus in via Maestri del lavoro a Santa Maria Maddalena.
Nel 2010 nasce la rete “Primo marzo” con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla tematica dei migranti. In particolar modo si punta l’attenzione sull’importanza dei migranti nel mondo del lavoro. Il primo marzo viene dunque individuato come la “Giornata senza di noi”, una giornata di sciopero per tutti i migranti che vivono nella penisola. Cosa succederebbe se per un giorno tutti i migranti smettessero di lavorare? Ferme le assistenti domestiche, fermi i muratori, i contadini, gli scaricatori, gli operai. Ferme tutte quelle persone che silenziosamente aiutano il nostro paese a crescere. Cosa accadrebbe?
La giornata del primo marzo nasce dunque come sorta di provocazione e non coinvolge solamente gli stranieri, anzi. Il movimento ha organizzato una giornata di mobilitazione e sciopero indirizzata a far comprendere quanto sia determinante l’apporto dei migranti alla tenuta e al funzionamento della nostra società e come sia importante che italiani vecchi e nuovi si impegnino insieme per difendere i diritti fondamentali della persona, combattere il razzismo e superare la contrapposizione tra “noi” e “loro”. “Siamo stranieri non dal punto di vista anagrafico, ma perché estranei al clima di razzismo che avvelena l’Italia. Autoctoni e immigrati, uniti nella stessa battaglia di civiltà” è il motto dell’iniziativa.
Quest’anno il primo marzo verrà vissuto anche ad Occhiobello. Partendo dalla convinzione che i modi migliori per fugare un pregiudizio siano l’incontro e l’ascolto reciproco, un gruppo di associazioni del territorio e non solo hanno deciso di organizzare la “Biblioteca vivente”. Pratica nata in Danimarca e diffusissima soprattutto nei paesi nordici, viene usata anche in Italia come opportunità di scambio. La “Biblioteca vivente” funziona come una biblioteca comune: richiede la presenza di “Libri” ovvero persone che si mettono a disposizione per raccontare la propria esperienza di vita, “lettori” ovvero passanti che incuriositi dall’attività si avvicinano e scelgono un “libro da leggere” ossia una persona con la quale chiacchierare per circa venti minuti e con “bibliotecari” che organizzano i titoli, prenotano il prestito ed organizzano le consultazioni.
I migranti non sono braccia, sono persone. Per questo abbiamo deciso di sfruttare l’occasione offerta dal primo marzo per favorire l’incontro, lo scambio, la conoscenza reciproca. Tutti hanno qualcosa da dire, ognuno porta con sé una storia; noi vogliamo che queste storie vengano raccontare ed ascoltate. Grazie alla disponibilità degli scout di Santa Maria Maddalena, dalle 15.30 alle 17.30 circa saranno organizzate attività ludico ricreative per i più piccoli.
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