Politica
22 Gennaio 2014
Piva: "Il sindaco non è stato leale, aveva promesso una consultazione popolare"

Geotermia. Il sondaggio di Tagliani dice “Ferraresi favorevoli”

di Daniele Oppo | 5 min

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Zadro-Tagliani“Nel maggio scorso abbiamo chiesto a Hera di sospendere le procedure per l’ampliamento dell’impianto geotermico, adesso, a seguito dei risultati del sondaggio nasce l’obbligo di non impedire a Hera di procedere nella sua iniziativa che dunque, se lo ritiene, presenterà le sue richieste in Regione”. Arriva così dal sindaco Tiziano Tagliani  il sostanziale via libera ai progetti di Hera all’avvio dell’iter di verifica e successiva realizzazione – se ci saranno le condizioni – di realizzazione del nuovo impianto geotermico di via Conchetta.

La decisione di Tagliani trova un forte supporto dal risultato del sondaggio commissionato all’istituto di ricerca Ogp di Trento che ha evidenziato come il 62% dei ferraresi intervistati sia favorevole all’incremento dell’utilizzo della geotermia (47% abbastanza favorevole e 15% molto favorevole), con il 26% di cittadini né a favore né contro e il 12% contrario. Il campione statistico utilizzato per il rilevamento è stato molto ampio: 1.500 interviste stratificate di residenti ferraresi per sesso (691 maschi, 809 femmine), età, condizione occupazionale, titolo di studio e residenza.

Cinque le domande poste relative alla conoscenza dell’utilizzo dei sistemi di geotermia in Italia e nel mondo, alla conoscenza della presenza di un sistema geotermico nella zona nord-ovest di Ferrara, alla conoscenza dell’esistenza del progetto per l’ampliamento della geotermia a Ferrara, una richiesta di opinione sull’incremento dell’utilizzo della geotermia a Ferrara e, infine, un’opinione sulla realizzazione del progetto del sistema geotermico in via Conchetta. Ben il 77% dei ferraresi intervistati si è dimostrato a conoscenza della geotermia come risorsa energetica e della presenza del sistema geotermico nella zona Nord-Ovest della nostra città.

Fra i favorevoli le aree in cui è stata riscontrata la percentuale maggiore risulta essere quella Nord-Ovest (Mizzana, Porotto, Pontelagoscuro) già collegata alla rete di teleriscaldamento con la centrale di Casaglia. I dati cambiano però in modo significativo quando l’intervista cade sul progetto specifico di ampliamento della geotermia in via Conchetta: in questo caso di dati mostrano che la percentuale di cittadini a favore si attesta al 33% del totale (molto favorevoli 4%; abbastanza favorevoli 29%), circa la metà degli intervistati sono indifferenti (53%), a fronte di un 14% di contrari (poco favorevole 11%; per niente favorevole 3%). L’Istituto di ricerca Ogp evidenzia, inoltre, che chi non è a conoscenza del sistema geotermico già presente risulta leggermente meno favorevole al suo ampliamento, mentre chi ne è a conoscenza è tendenzialmente favorevole.

“Con questo sondaggio abbiamo mantenuto gli impegni e dato seguito alle richieste del Comitato a seguito delle assemblee con i cittadini in cui avevamo preso l’impegno di realizzare una consultazione – afferma Tagliani -. Fra gli strumenti disponibili nel regolamento comunale ci sono le assemblee, che abbiamo fatto, il sondaggio e il referendum che però il Comitato non voleva”. Il sindaco in realtà nel novembre scorso parlò di una consultazione popolare. Il risultato, con una propensione generalmente favorevole all’ampliamento della geotermia, dà il via libera all’avvio del progetto da parte di Hera: “La sospensione era un accordo politico ma ora non ha più ragione di essere”, sostiene Tagliani. Il dato sugli incerti rimane comunque rilevante: “Evidenzia che continua ad essere necessaria un’opera di informazione dettagliata e qualificata” commenta il primo cittadino che si dice disponibile ad incontrare ancora il Comitato. Non manca una nota di colore politico: “Molti politici non affronterebbero questi argomenti in campagna elettorale ma Renzi ci ha dato una lezione nel dire le cose come stanno senza preoccuparsi dell’uso distorto da parte dell’opposizione“.

Negativo il giudizio di Marco Piva, presidente del Comitato contrario alla geotermia di Malborghetto: “Tagliani non è stato leale, aveva promesso una consultazione popolare e invece ha fatto un sondaggio e con quelle domande non mi aspettavo un risultato diverso. Perché non hanno chiesto nulla – domanda Piva – sulla realizzazione dell’impianto all’interno del Parco Urbano?“. L’esponente del comitato prosegue anche con una lettura politica: “Mi chiedevo il perché di un’operazione simile prima delle elezioni, la risposta è che voleva dire che lui è uno che mantiene gli impegni che però erano altri, ma lui è sicuro di vincere anche vista l’opposizione che ha davanti e perdere il 3-4% dei voti non gli interessa. La fretta che ha avuto – continua Piva – glie l’ha messa Hera, d’altronde il vero sindaco di Ferrara non è l’avvocato Tagliani ma l’amministratore di Hera”. Il comitato continuerà comunque nella sua attività: “È una battaglia che sentiamo giusta, per la salute e la sicurezza della città non solo per Malborghetto, non ci fanno paura le sconfitte e se i ferraresi sono disposti a digerire anche questa operazione come quelle su Turbogas, Cona e rifiuti, noi non saremo complici e avremo lottato per una città diversa”.

Sondaggio GeotermiaSoddisfatto ovviamente Fausto Ferraresi, ingegnere di Hera, anche lui presente alla conferenza stampa: “È un risultato che ci conforta, rifletteremo sulle tante indicazioni che vengono dai dati, come il fabbisogno di informazione e adesso valuteremo sul proseguimento del progetto che mi auguro si possa continuare a portare avanti” afferma Ferraresi che ribadisce anche la volontà di creare un tavolo di confronto con i cittadini “per rendicontare le attività, raccogliere suggerimenti e obiezioni e farlo diventare un progetto della città e non solo di Malborghetto”. A questo punto se Hera dovesse decidere di andare avanti, l’iter dovrà partire dall’inizio con la richiesta in Regione per effettuare lo screening preliminare sulla fattibilità o meno dell’intero progetto.

Dal sindaco arriva anche qualche chiarimento in merito alle eventuali trivellazioni per la ricerca di idrocarburi nel territorio ferrarese: “Sono un’altra partita che qualcuno vuole mescolare per forza, ma questa amministrazione si esprime in maniera contraria non solo dal punto di vista politico ma anche con ragioni tecniche e giuridiche” afferma Tagliani che richiama l’ordinanza commissariale di Errani per l’istituzione di una commissione tecnico-scientifica per valutare l’impatto delle trivellazioni e una delibera della Giunta regionale del giugno 2013 in cui si afferma la sospensione dei progetti di ricerca nei territori colpiti dal sisma fino a che non verrà reso noto il parere della suddetta commissione”. Una stoccata anche al comitato No Triv: “Ci chiedono di fare cose che in realtà abbiamo già fatto – afferma Tagliani concordando con l’assessore all’ambiente Rossella Zadro -, ma se hanno obiezioni di carattere tecnico ce le presentino affinché le possiamo valutare e allegare alle nostre”. Sul tema Piva però è categorico: “È solo uno spot elettorale – afferma -. La differenze fra queste trivellazioni e quelle per la geotermia è che da una parte c’è una società americana e dall’altra Hera ma nessuna delle due è sicura, non ci sono dati scientifici a sostegno come spiegò il professor Franco Ortolani in Sala Estense”.

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