Politica
19 Gennaio 2014
Sinistra Aperta, un solo membro, è il gruppo più oneroso

Tutti i rimborsi e le spese dei consiglieri a Ferrara

di Marco Zavagli | 5 min

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admin-ajax.phpHanno speso di più i gruppi consiliari con un solo membro, come Sinistra Aperta e Progetto per Ferrara, rispetto a quelli più cospicui come Pd e Pdl (ora Forza Italia), anche se va sottolineato che i primi non posseggono altri strumenti di propaganda territoriale come i colleghi più votati.

Emergono poi spese non certo pazze, ma quantomeno singolari. Che vanno dagli 828,60 euro della Lega Nord per l’acquisto di quotidiani, al notebook del Pd, al pernottamento di Tavolazzi, ai buffet con interpreti di Scalabrino Sasso. Ci sono poi gli esempi virtuosi di Io amo Ferrara, Laici Riformisti, Gruppo Misto e Futuro e lIbertà.

In tutto i rimborsi spese per l’acquisto di beni di consumo e per prestazioni di servizio sono costati in questa legislatura (dal 2009 ad oggi) 13.134,98. Nulla a che vedere con quanto visto in Regione, già nel mirino della magistratura, ma si tratta comunque di migliaia di euro che si potevano risparmiare, visto che i costi negli ultimi due anni, con la coincidenza dell’avvicinarsi delle elezioni, si sono praticamente azzerati.

È quanto traspare dai dati pubblicati sul sito del Comune di Ferrara (http://www.comune.fe.it/index.phtml?id=3344) dall’assessore alle finanze Luigi Marattin, che dà seguito a una interpellanza presentata dal consigliere Pd Portaluppi durante il recente question time.

Venendo ai rimborsi, si parte dal 2009, quando i gruppi consiliari hanno speso 2.716,63 euro per l’acquisto di beni di consumo. La cifra più consistente appartiene al Pd, che ha notificato 742,17 euro per attrezzature d’ufficio (notebook, registratore digitale, appendiabiti e timbro). Seguono Sinistra Aperta con 557,88 euro per taglierina, rilegatrice e cancelleria varia; Progetto per Ferrara con 431,20 euro per scanner, espositore e rimborso per ricarica telefonica; e Italia dei Valori con 296,28 per una lampada piantana e cancelleria. Più modesta la spesa del Pdl, con 267,20 per giornali e timbro e della Lega Nord con 281,44 per giornali quotidiani. Viene poi il Prc-Pdci con 99,96 per una lampada piantana e buste e i Laici riformisti con 40,50 per il timbro del gruppo. Nessuna spesa è stata registrata per Io amo Ferrara.

Sempre nel 2009 la voce prestazioni di servizio segna un totale di 2.459,63 euro. Qui lievita il rimborso avanzato da Ppf con l’unico consigliere Valentino Tavolazzi, che ha chiesto 744,74 euro per ospitalità a un convengo (pernottamento e cena), per la stampa del periodico del gruppo e per la stampa di locandine per un convegno. Arriva poi l’Italia dei Valori con Giorgio Scalabrino Sasso per le spese sostenute nell’organizzazione del Primo forum dell’economia (buffet, interprete, stampa delle locandine e noleggio della sala): 664,26 euro. Viene poi Sinistra Aperta, anche qui con il solo Daniele Civolani, che ha chiesto 526 euro per l’organizzazione di una iniziativa sul testamento biologico (stampa dei pieghevoli e noleggio della sala). Vengono quindi i 274,63 euro del Prc-Pdci per le spese sostenute da Irene Bregola per l’occupazione di suolo pubblico in occasione di manifestazioni pubbliche e per le spese telefoniche. Il Pd si è limitato a chiedere 200 euro per ricariche telefoniche, il Pdl 50 euro per spese telefoniche del capogruppo, mentre nulla han chiesto Io amo Ferrara, Laici riformisti e Lega Nord.

Nel 2010 l’acquisto beni di consumo segna un totale di 2.291,50 euro, diviso tra gli 828,60 euro della Lega per l’acquisto di quotidiani, i 717,80 del Pdl per quotidiani e abbonamento al Secolo d’Italia, i 467,30 del Pd sempre per quotidiani, i 189 dell’IdV per l’abbonamento al Sole 24Ore e gli 88,80 del Prc-Pdci per una taglierina (attrezzatura d’ufficio). Nessun rimborso per Io amo Ferrara, Laici, Sinistra Aperta, Ppf, Misto e Fli.

Quanto a prestazioni di servizio il 2010 parla di 4.328,47 euro. La cifra più consistente (1,117,92) è stata usata da Ppf per la stampa del proprio periodico, il noleggio di attrezzature audio-video e per spese telefoniche. Segue da vicino Sinistra Aperta con 1.107,06 euro per la pubblicazione di una inserzione su un quotidiano locale, per la stampa di locandine e pieghevoli e per spese telefoniche. Consistenti anche i 916,84 euro dell’IdV per il Secondo forum dell’economia (catering, sala, interprete) e spese Telecom. Segue il Prc-Pdci con 660,62 per spese per “iniziative diverse”, spese telefoniche e costi Telecom. Le spese di telefonia Telecom, nell’ordine di 77.46 euro, compaiono anche per IaF, Pdl, Lega e Lr. Per il gruppo Misto si abbassano a 38,73. In questa classifica il Pd compare con 177,46 euro per ricariche telefoniche e Telecom.

Il 2011 segna 538,18 euro per beni di consumo e 912,30 per prestazioni di servizio. La prima voce vede IdV e Futuro e Libertà rinunciare al budget e nessuna spesa per Prc-Pdci, Iaf, Lr, Ppf e Misto. Spendono invece per quotidiani il Pd con 274,48 euro, Pdl con 55 e Lega con 139,20. Sinistra aperta ha chiesto invece 69,50 euro per stampe sul testamento biologico.

La seconda voce contempla sempre la rinuncia di Idv e Fli, nessuna spesa per IaF, Lr e Misto. Spendono invece 250,50 euro Sinistra Aperta sempre per la stampa del testamento biologico, 238,08 il Pd senza specificazione, 120 il Pdl per un necrologio, 172,39 Ppf, 105,51 la Lega per Telecom, 25,82 Prc.

Il 2012 vede tutti virtuosi. Per i beni di consumo Pd, Ppf, Liberi e Forti, Fli e Idv (questi ultimi due l’avevano già fatto l’anno prima) rinunciano al budget. Gli altri non spendono nulla.

Per prestazioni di servizio il Prc-Pdci chiede 51,12 euro per iniziative. Identica situazione nel 2013.

Sommando tutte le voci dei cinque anni si nota che il gruppo che ha speso di più in assoluto è quello di Sinistra Aperta con 2510,94, seguito da Progetto per Ferrara con 2466,25 euro e dal Pd con 2099,49. Appena fuori dal podio si piazza l’Italia dei Valori con 2066,38. Vengono quindi Lega Nord (1432,21), Pdl (1287,46), Prc-Pdci (1252,07), Laici Riformisti (117,96), Io amo Ferrara (77,45), Gruppo Misto (38,73) e Futuro e Libertà (nessuna spesa).

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