Cento
30 Dicembre 2013
Il capogruppo leghista reagisce duramente alle dichiarazioni dell'assessore e prende posizione sulla questione del Carnevale

Mercato settimanale, Magagna: “Mi chiedo se Busi sia ancora a Cento”

di Redazione | 2 min

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Il 29 aprile 2025 si è tenuta l’assemblea dei soci della Fondazione Cassa di Risparmio di Cento, convocata per ottenere il parere – seppur non vincolante – sul bilancio relativo all’anno 2024. Un’occasione che ha spinto Marco Mattarelli a esprimere pubblicamente una valutazione sullo stato patrimoniale della Fondazione

admin-ajax (5)Cento. “Leggendo sulla stampa l’affermazione dell’assessore Busi, dove si dice che molti operatori del mercato settimanale non vogliono ritornare in centro, mi fa chiedere se sia ancora l’assessore di Cento o se sia stato trasferito in un altro comune”. Non usa termini diplomatici, il capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale Lorenzo Magagna, per mettere in discussione la posizione di Busi. “Se a fronte di 139 operatori – afferma Magagna -, ben 96 hanno firmato per il rientro in centro che corrispondono a ben il 69,1% del totale a me sembra che la volontà ci sia eccome di tornare nella posizione originale”.

Secondo il consigliere leghista “dire che non ci sia volontà da parte degli ambulanti è falso a meno che, come quest’amministrazione ha vinto le elezioni scorse con solo poco più del 30% dei voti di tutti i cittadini Centesi e governa come se n’avessero avuti il 70 % considerino i numeri invertiti, quindi la maggioranza è chi arriva al 30 % e non chi arriva a più del 50%. Quantomeno credo che l’amministrazione Lodi stia facendo confusione con i numeri, perché la realtà dei 96 firmatari è che la maggioranza vuole tornare in centro come lo vuole la maggioranza dei cittadini Centesi che non capiscono perché in centro ci siano stati i mercatini di natale e non il mercato settimanale”.

Riguardo alla questione del Carnevale di Cento, Magagna afferma che, “senza addentrarmi sul tema, voglio solo dire che se ci fosse stata la volontà politica per far fare il carnevale invernale si sarebbe fatto poiché quest’amministrazione quando vuole qualcosa veramente lo fa, come ad esempio la scuola di Corporeno che con tutte le problematiche inerenti sono riusciti a fare in meno di 90 giorni. Un carnevale che di problematiche ne ha un po’ di meno, invece sono riusciti a farlo nell’anno successivo al terremoto e non nel 2014. Personalmente credo che l’amministrazione abbia le sue responsabilità e di conseguenza anche il danno economico alla città che ne deriverà dal suo non svolgimento ricadrà su di lei. Lodi passerà alla storia come il sindaco dell’anno in cui il carnevale si è fermato, vedrà lui se è un bene o un male essere ricordato per questo”.

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