Cronaca
20 Dicembre 2013
Arrestati tre napoletani ritenuti responsabili di una ventina di colpi tra Emilia, Liguria e Marche

Rapina alla Caricento, incastrata la banda

di Redazione | 3 min

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rapina mobile 1Erano rapinatori in trasferta gli autori del colpo da 160mila euro dello scorso 6 settembre alla Caricento di via Bologna. Si tratta di una banda di tre persone originarie di Napoli e provincia arrestate dagli uomini della squadra mobile dopo una serie di accertamenti che hanno portato a individuare l’identità del 44enne Carmine Falco, del 36enne Luigi Di Paola e del presunto capo del gruppo, il 44enne Massimo Marangio.

Ai tre malviventi – che hanno già diversi precedenti per reati contro il patrimonio – l’ordinanza di custodia cautelare in carcere richiesta dal pm Di Benedetto della procura di Ferrara ed emessa dal gip Marini è stata notificata a Poggio Reale, dove i componenti della banda si trovavano in carcere da pochi giorni dopo l’arresto per un’altra rapina compiuta a Gatteo Mare. Su di loro si stanno compiendo accertamenti relativi a una ventina di rapine commesse tra Liguria, Emilia Romagna e Marche, tutte con bottini di importi consistenti non inferiori ai 60mila euro e tutte eseguiti con lo stesso collaudato sistema.

rapina mobile 2Anche il 6 settembre in via Bologna Falco, Marangio e Di Paola si erano suddivisi i compiti come sempre. Il primo a entrare in banca alle 12.20 è stato Carmine Falco, a volto rigorosamente scoperto. A lui, infatti, spettava il compito di controllare la situazione all’interno senza destare sospetti e dare l’ok ai complici. Poco dopo ha tentato di entrare anche Marangio, a volto travisato, restando però nella bussola della banca che il cassiere, che aveva cominciato a mangiare la foglia, aveva bloccato. A quel punto Falco ha estratto un cutter minacciando lo stesso cassiere, che è stato costretto a sbloccare il meccanismo di apertura della bussola.

carabinieri auto 6Il terzo complice, Di Paola, era rimasto all’esterno e stava preparandosi a entrare, ma proprio in quel momento, notando che un cliente stava per fare il suo ingresso nell’istituto di credito, piuttosto di rischiare che si accorgesse di quanto stava accadendo e si allontanasse per dare l’allarme, lo ha afferrato e spinto nella bussola dopo essersi travisato parzialmente il volto.

I tre hanno quindi svuotato il cash guardian della banca di 10mila euro, quindi hanno atteso pazientemente circa 20 minuti lo sblocco della cassa temporizzata, sottraendo altri 150mila euro. Quindi hanno chiuso a chiave nel bagno tutti i presenti per poi dileguarsi. Il direttore successivamente è riuscito a sfondare la porta e a lanciare l’allarme.

Sul posto si sono portate le Volanti della polizia per raccogliere le prime testimonianze, che parlavano di tre persone dall’accento meridionale, due delle quali giunte in bici davanti alla banca prima del colpo. Poi le indagini sono passate alla squadra mobile, che hanno ottenuto diversi riscontri in collaborazione con i carabinieri di Ferrara e, soprattutto, grazie all'”imbeccata” dei carabinieri di Sarzana, in Liguria, dove i tre avevano precedentemente messo a segno un colpo, che avevano saputo della presenza della banda in provincia di Ferrara.

 Ed effettivamente le forze dell’ordine hanno accertato che due dei rapinatori (Marangio e Di Paola) avevano alloggiato edal 3 al 6 settembre in un bed & breakfast della nostra provincia lasciando i documenti. In quel bed & Breakfast i due sono stati visti una volta in compagnia di Falco, che alloggiava altrove, forse ospitato da qualcuno, non potendo permettersi di lasciare il documento essendo quello che doveva mostrarsi a volto scoperto durante le rapine.

Una serie di elementi e di prove che hanno dunque permesso di incastrare i tre banditi “pendolari”.

sequenza rapina 4sequenza rapina 3sequenza rapina 2sequenza rapina 1A destra la sequenza della rapina catturata dalle videocamere di sorveglianza

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