Riccardo Sturla Avogadri in un’immagine tratta dal suo profilo Facebook
Tutti sanno che gli squali possono essere letali per l’uomo, ma che lo sia un loro virus è noto a pochi. Lo sa bene un 43enne originario di Ferrara che per aver sfiorato la pinna di un pescecane nel corso di un’immersione è stato infettato da quello che si potrebbe definire “virus degli squali” e ha rischiato la vita.
Si tratta di Riccardo Sturla Avogardi, ex pilota di aerei e considerato uno dei massimi esperti mondiali di squali, che dopo la disavventura è stato ricoverato in fin di vita all’ospedale di Cona. Sturla Avogadri, che è uno degli elementi cardine del Tropicarium di piazza Brescia a Jesolo, era partito per una vacanza in Sud Africa e non ha resistito alla tentazione di immergersi a contatto con gli animali che da sempre rappresentano la sua più grande passione, gli squali appunto. Lo ha fatto senza la gabbia protettiva e sembra che una volta in acqua abbia sfiorato la pinna dalla pelle abrasiva di un pescecane, che gli ha provocato una infiammazione.
Una volta tornato a casa, il 43enne ha iniziato ad accusare mal di testa, tanto da essere costretto al ricovero nel reparto di malattie infettive in rianimazione e quindi in isolamento. L’infezione sembrava aver raggiunto il fegato, ma da quanto si apprende pare che il peggio sia passato e che le condizioni siano in miglioramento. E’ lo stesso Sturla Avogadri a tranquillizzare parenti e amici dalla sua pagina su Facebook: “Mando questo messaggio (per mia fortuna) per tranquillizzare tutti quelli che in questi giorni mi hanno scritto o mandato messaggi. Voglio essere breve: non si sa che tipo di batterio mi ha colpito, inizialmente era quasi certo di origine dai miei reperti biologici del museo degli squali che da un mese maneggio sia per trasporto sia per fare foto e preparare nuovi corsi per esperti. Sono stato ricoverato con febbre oltre 40°c e per 2 giorni non si capiva da dove veniva l’infiammazione rilevata a livelli massimi, potevo avere di tutto! anche di tipo irreversibile. Poi si è scoperto che era il fegato infettato a livelli mai visti e solo ieri dopo il 5° intervento, il chirurgo mi ha detto che ero fuori pericolo e che nemmeno lui pensava di potermi salvare inizialmente. Nella mia mente sono stato piu giorni con la convinzione matematica che ero praticamente gia morto (urla atroci e un dolore lancinante che non auguro a nessuno) poi piano piano sono migliorato e sono risorto. Sono stato miracolato e salvato dal dottor Sartori e dal suo team di esperti e da un angelo custode che mi appariva in sogno tutte le notti, e grazie anche al dottor Contini del reparto di malattie infettive dove sono tutt’ora fino a non si sa quando. Sto ancora male però ci tenevo a scriverlo, grazie a tutti per la comprensione”.
Riccardo Sturla Avogadri ha una grande esperienza di squali e in passato ha nuotato a fianco di squali tigre, squali grigi e squali toro, oltre ad aver fondato la Shark Academy per la tutela e la protezione di questi straordinari abitanti del mare.
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