Eventi e cultura
15 Dicembre 2013
Alla presentazione del nuovo libro il critico concede una chance alla città

Sgarbi: “Ferrara può ancora fermare il declino”

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Azione Universitaria e Unifest. L’ateneo: “Estranei all’iniziativa. Nostro logo usato impropriamente”

Dopo le perplessità sollevate dal consigliere comunale Leonardo Fiorentini, la replica di Azione Universitaria e la presa di posizione di Link-Studenti Indipendenti, anche Unife interviene nel dibattito scaturito dal patrocinio fornito dall'ateneo alla manifestazione Ferrara Summer Festival, relativamente alla partecipazione dell'associazione studentesca di destra alla serata evento Unifest

Scontro auto scooter. Sedicenne in elisoccorso a Cona

Uno scontro tra un ciclomotore e un'auto su via Acciaioli, all'altezza di Lido delle Nazioni, ha richiesto l'intervento dell'elisoccorso per trasportare un 16enne ferito gravemente ma non in pericolo di vita al pronto soccorso dell'Ospedale di Cona

Altre tensioni in carcere. Sappe: “Servono almeno venti agenti”

Sempre più delicata la situazione nel carcere di Ferrara, dove - negli ultimi giorni - il personale ha dovuto fare i conti con "tanti eventi critici". A denunciarlo sono Giovanni Battista Durante e Francesco Campobasso, segretario generale aggiunto e segretario nazionale del Sappe, il sindacato autonomo polizia penitenziaria

“Basta eventi ad alto impatto in Ariostea”. Parte la petizione

"Piazza Ariostea è uno dei luoghi simbolo della città di Ferrara: un bene comune, un contesto residenziale, storico e delicato, parte integrante dell’identità cittadina". Inizia così la petizione per una Piazza Ariostea Libera, una piazza che "negli ultimi anni, la scelta di ospitare eventi musicali di grande portata e forte impatto – come il Ferrara Summer Festival – ha trasformato profondamente"

Omicidio Cenci. Otto anni dopo, il ricordo degli amici

Ogni anno c'è un appuntamento che non compare su nessun calendario ufficiale, ma che nessuno di loro ha mai dimenticato. È il giorno in cui gli amici di Marcello Cenci organizzano una 'rimpatriata' per ricordare - con "birra in mano e sorrisi"-  il giovane ferrarese ucciso tra il 2 luglio 2017 a Valencia per mano di Eder Guidarelli

sgarbi2di Federica Pezzoli

Torno con piacere a Ferrara, anche se ho appena fatto un’intervista in cui ho detto peste e corna della città e della sua amministrazione, ma non per ragioni politiche”. Vittorio Sgarbi si presenta così a Palazzo Roverella per la prima delle due presentazioni ferraresi (la seconda oggi a Ibs) del volume Il Tesoro d’Italia. La lunga avventura dell’arte italiana, edito da Bompiani. Ma oltre alle frecciate caustiche alle quali ormai il critico d’arte ha abituato, l’autore ha voluto concedere una chance al luiogo natale: “Ferrara è ancora in condizioni di fermare il declino”, ha strizzato l’occhio ottimista citando Giannino “mancato premier”.

Primo capitolo di un progetto impegnativo di storia dell’arte in più volumi, il libro . Presentato per iniziativa della sezione di Ferrara della Fidapa (Federazione Italiana Donne Arte Professioni Affari) – rappresenta un primo capitolo di un progetto impegnativo di storia dell’arte in più volumi, una mappa dell’inestimabile patrimonio artistico presente sul nostro territorio nazionale. Una ricchezza fatta non solo delle attrazioni turistiche più famose, ma soprattutto di capolavori inestimabili diffusi in modo capillare su tutto il territorio: si calcola che in ogni due chilometri quadrati di suolo vi sia una parte di questo straordinario tesoro, di cui però la maggior parte degli italiani sa poco o nulla e quindi finisce per sciuparlo.

Dalla mappatura di Sgarbi emergono circa 40 artisti, dall’undicesimo secolo al Quattrocento: non solo Giotto, Simone Martini, Cimabue, Filippo Brunelleschi e Paolo Uccello, ma anche quello che un altro grande critico come Roberto Longhi definiva ‘il genio degli anonimi’.

Dopo l’intervento introduttivo del presidente del circolo dei negozianti, Giovanni Piepoli, che ha ringraziato tutti i presenti, è toccato alla presidente della sezione ferrarese della Fidapa, la dottoressa Maria Grazia Suttina, presentare “l’ultima fatica” di Vittorio Sgarbi: “un libro molto particolare” che ci rende consapevoli di come “il bello non è solo un’intuizione, il bello va capito” e di come “vedere è una cosa che va appresa”.

sgarbiE tornando ai temi della sua città, proprio Ferrara è stata la chiave attraverso la quale Sgarbi ha spiegato la genesi e i carattere del suo nuovo libro, che la include nella sua interezza per la “sua natura di prima città moderna” grazie a Biagio Rossetti. “Il tesoro d’Italia non potrebbe essere tale senza Ferrara nella sua integrità”, “prima città del Rinascimento insieme a Firenze”, “città metafisica” con Cosmè Tura e Francesco del Cossa prima e De Chirico poi. E poi ancora altre suggestioni: Ferrara come “una città che sale”, Palazzo Diamanti come “antecedente del Beaubourg” negli anni ’70, quando per l’arte contemporanea era “più importante venire qui che andare a Roma o a Torino”, fino al passaggio più importante e nello stesso tempo “ultimo momento vitale”: il recupero e la “consacrazione delle sue mura”.

L’altro motivo per cui IlTesoro. La lunga avventura dell’arte italiana è legato a filo doppio con questa città è quella Officina Ferrarese del 1934 di Longhi, insieme a Storia e geografia della letteratura italiana di Dionisotti, artefici della storia dell’arte e della letteratura italiana “per realtà geografiche”. Scrivere oggi su questi temi significa “per forza identificare un itinerario geografico” in cui si descrive “una realtà decentrata” e si esprime “un principio centrifugo”.

Per questo in realtà in Italia non esistono autori o artisti minori, come il critico d’arte ferrarese ha poi dimostrato descrivendo alcune delle opere inserite nel volume, ma solo “personalità che in quel territorio declinano il linguaggio pittorico dell’epoca secondo le caratteristiche di quel luogo”.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com