Politica
21 Novembre 2013
Polemica aperta con Storari e il gruppo Ferrara in Movimento

Grilli estensi: “Siamo noi i Cinque Stelle”

di Marco Zavagli | 3 min

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admin-ajax.phpDopo le lettere anonime ai giornali, le infiltrazioni e altri “subdoli strumenti al servizio della ormai collaudata macchina del fango”, il Movimento 5 Stelle a Ferrara continua a essere diviso. Anzi spaccato. E i Grilli estensi ci tengono a sottolineare questa divisione. Divisione che li separa nettamente dalle ultime “dichiarazioni di Angelo Storari e dalla recente presentazione del sedicente Comitato Promotore per una lista a 5 stelle”.

I Grilli estensi, che si firmano “Ferrara 5 Stelle”, precisano che le recenti votazioni per la decadenza temporanea dei requisiti di attivista di alcuni membri del Meetup, “non avevano come obiettivo quello di stanare i colpevoli di queste lettere anonime, ma di sbloccare una situazione che stava minando e sgretolando il lavoro del gruppo finalizzato, in questi mesi, alla stesura dei punti programmatici da discutere con la cittadinanza”.
Un obiettivo questo “prioritario rispetto all’“ampliare al massimo le adesioni e predisporre le sindacarie” fissato dalsecondo Meetup (quello di Ferrara in Movimento, ndr), nato dal matrimonio tra un noto fuoriuscito da PpF, innamorato dell’esposizione mediatica, ex militanti e candidati Udeur, tra cui un ex collaboratore personale di Clemente Mastella e un ex consigliere comunale”.

All’interno del neonato comitato, inoltre, “va segnalata, inoltre, la militanza attiva di un consigliere di circoscrizione, di recente assurto agli onori della cronaca per sospetto di frode e, per questo, appena cancellato dal meetup Grilli Estensi, a cui risultava iscritto, ma per nulla attivista”.

Le resistenze alla fusione dei due gruppi, che si protraggono da mesi, si sono accentuate quando, “da parte di Ferrara in Movimento, è stato completamente vanificato il tentativo di mediazione del deputato Vittorio Ferraresi, che era sfociato nell’impegno, da parte di entrambi i meetup, di discutere una piattaforma di regole condivise, i cui fondamenti fossero la confluenza nello storico Meetup Grilli Estensi e l’inutilità di costituire un Comitato”. La posizione allora fu chiara: non condividiamo nè comprendiamo la necessità di un comitato che ricalca, di fatto, l’attività dei banchetti, ma che risulta dotato di una struttura simile al vecchio concetto di partito politico”. Per i Grilli estensi si tratta solamente di “uno strumento meramente elettorale, visti i tempi e le modalità della sua nascita, oltre alla storia politica dei suoi maggiori esponenti”.

Rimarcate le separazioni, i grilli rivendicano anche la primogenitura della propria “lunga storia di attivismo” per ricordare “agli smemorati, ai confusi e a chi farà campagna elettorale con gazebo e proiezione dei video di Grillo (uno sforzo solo economico e non certo di intelletto), che in questo 2013 a discutere in piazza con i sostenitori e i detrattori del pre e post voto, a difendere la candidatura di Rodotà e la Costituzione, a raccogliere firme, a distribuire centinaia di volantini con le attività svolte dai nostri ragazzi in Parlamento e, infine,ad ospitarli a Ferrara, sono stati gli attivisti dei Grilli Estensi”.

Restiamo – concludono -, come sempre, a disposizione ogni sabato pomeriggio, con o senza banchetto, per confrontarci con chiunque su quanto esposto e, soprattutto, su cose serie, come, ad esempio, i problemi della nostra città”.

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