Copparo. Anche il Comitato “Salviamo l’Ospedale” di Copparo insorge contro la trasformazione del nosocomio locale in casa della salute. “Siamo a un puto morto”, spiega la portavoce del comitato Luana Veronese, riferendosi alla mancanza di risposte alle due lettere spedite un mese fa al sindaco Nicola Rossi e al presidente della Regione Vasco Errani.
Lettere attraverso le quali il comitato copparese chiedeva una serie di provvedimenti, fra cui il mantenimento di tutte le prestazioni ospedaliere ora esistenti e dei 30 posti letto (più 10) per malti terminali, l’eliminazione del servizio h12 “costoso e insoddisfacente”, oltre al ripristino del primo soccorso con medico, il riposizionamento dell’ambulanza e dell’auto medica all’interno del perimetro del San Giuseppe-Casa della Salute e il ripristino del centralino locale (attualmente a Valle Oppio).
Su queste richieste il sindaco di Copparo “per la seconda volta non risponde” e “il Governatore pure è muto”. “Non si sono degnati di darci una risposta”, denuncia Luana Veronese. “Andate a fare una passeggiata, perchè ormai la si può definire così, nel nostro ex ospedale – aggiunge – e vedrete che prosegue lo smantellamento e poco resta di quello che fu una valida struttura ospedaliera al servizio del Mandamento. La popolazione invecchia e a Copparo come si provvede? Il partito di maggioranza, assieme all’Asl rappresentata dal dottor Saltari, porta avanti questo progetto di trasformazione dell’Ospedale in Casa della Salute partito da lontano e, con la scusa della spending review (falso), tagliano di tutto e di più, quindi anche i posti letto di lungodegenza; intanto siamo sempre noi cittadini a rimetterci di salute, di tempo, di denaro, di disguidi per una viabilità che manca per andare presso le altre strutture”.
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