Sfilano in aula i testimoni che raccolsero le confidenze di quella ragazzina di 14 anni. Raccontano di tre episodi di violenza sessuale, perpetrati da altrettante persone. Persone anziane, pensionati di 80, 77 e 72 anni, che conoscevano lei e al sua famiglia, in quel paese della provincia di Ferrara dove tutti conoscono tutti.
A quell’epoca, si parla di luglio 2007 e dei mesi successivi, lei era in affido presso una famiglia. Ai suoi tutori confidò di quelle carezze non gradite e così le violenze arrivarono alle orecchie dei servizi sociali. La successiva relazione venne inviata alla procura minorile di Bologna che incaricò i carabinieri delle relative indagini. Parlò di palpeggiamenti in parti intime avvenuti in un bar, nella casa di uno di loro e presso la sua abitazione.
Tutti fatti singoli, non collegati dal vincolo della continuazione. Per i primi due sono già stati condannati in patteggiamento http://www.estense.com/?p=271229 nel dicembre 2012 e nel gennaio 2013 alla pena di un anno e quattro mesi. Ora a processo c’è il terzo uomo, classe 1932, difeso dall’avvocato Antonella Stefano. Per lui l’accusa è violenza sessuale, aggravata dalla minore età della vittima e dalla situazione di deficit intellettivo della ragazzina.
Lei, oggi ventenne, è parte civile attraverso gli avvocati Carlotta Occari e Beniamino Del Mercato.
Ieri davanti al giudice collegiale sono stati ascoltati quasi tutti i testi delle parti. Testimoni diretti non ce ne sono e l’accusa, retta dal pm Nicola Proto, cerca di dimostrare le presunte violenze attraverso coloro che raccolsero le confidenze della minore.
A gennaio inizierà la fase della discussione.