Sport
21 Ottobre 2013
Una targa dalla città per Anna Maria Balboni Ravegnani, campionessa e donna dei record dello sci nautico

Un premio alla carriera per la Delfina dell’Adriatico

di Redazione | 4 min

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ravegnanibisNegli anni Sessanta e Settanta gli sportivi conoscevano Anna Maria Balboni Ravegnani come “La delfina dell’Adriatico” leggendo delle sue imprese sui giornali e vedendola sfrecciare sull’acqua con gli sci. Ferrarese di nascita ma romagnola d’adozione, l’atleta è stata dapprima azzurra di pattinaggio artistico trasformandosi poi in età adulta in campionessa plurititolata di sci nautico. Più volte primatista italiana e mondiale di velocità è stata la prima donna nel 1969 a quarantasette anni a compiere la traversata dell’Adriatico in poco più di tre ore e poi ancora unica donna protagonista nel 1972 nella Pavia-Venezia. L’atleta, attualmente residente a Pinarella di Cervia, è stata ricevuta questa mattina in Municipio accompagnata dal figlio Enrico Ravegnani e da diversi familiari oltre a Loriano Natali, il motoscafista partner delle sue più prestigiose imprese.

“Oggi vogliamo porre rimedio ad una vera e propria ingiustizia. – ha affermato l’assessore allo sport Luciano Masieri consegnando all’ospite la targa dell’amministrazione comunale  – Anche se molto in ritardo rispetto ai momenti salienti della sua attività, vogliamo infatti testimoniare ad Anna Maria Ravegnani a nome della città il riconoscimento per la sua importante carriera sportiva”.

Nata a Ferrara il 5 agosto 1923, Annamaria in gioventù dimostrò spiccate dote sportive tanto di diventare azzurra di pattinaggio artistico facendo parte della nazionale. Partecipò anche a gare nazionali ed intemazionali come quella svolta a Zurigo in Svizzera alla fine degli anni trenta. Fu, in quegli anni, anche provetta sciatrice tanto da partecipare alla coppa Cortina piazzandosi seconda.

Sposata con Paolo Ravegnani (ex atleta campione italiano juniores di salto in alto), Annamaria si dedica alla famiglia e ai tre figli, Giorgio, Enrico e Luca. Trasferita a Pinarella di Cervia nel 1966, trasforma l’abitazione estiva di famiglia nella “Pensione La villa”. Inizia così nelle poche ore libere a sciare sull’acqua scoprendo d’avere doti particolari per questo sport tanto da pensare di poter fare per prima l’attraversata dell’adriatico da Pola a Cervia. Cosi allenata da Paolo, il marito, che la consiglia e trainata dallo scafìsta Loriano Natali si allena.

Annamaria il 24 luglio 1969 trainata dallo scafo dell’ing. Signoretti attraversa l’Adriatico all’età di quarantasette anni, prima donna a farlo in 3 ore, 17 minuti, 56 secondi. Nello stesso anno diventa anche campionessa italiana di velocità vincendo tutte le gare. Dopo aver vinto il secondo titolo consecutivo di campionessa italiana di velocità, il 27 luglio del 1970 riattraversa l’adriatico in 3 ore, un minuto e 32 secondi, trainata da uno scafo Riva Super Tritone dotato di due motori da 400 cavalli, pilotato da Kefer Zoffoli nonostante il mare non fosse indicato per l’attraversata e un guasto alla radio di bordo che non gli permetteva il contatto con la terra ferma. Sempre lo stesso anno 1970, ritenta il record dell’attraversata “Pola- Cervia” che l’australiana Mary Me Millan le aveva portato via ma purtroppo il 5 settembre per un errore di rotta arrivò 48 secondi in più rispetto al record dell’australiana concludendo l’attraversata in 2 ore, 23 minuti e 53 secondi. Il 5 dicembre 1970 a Lezzeno (Como) trainata dal motonauta campione mondiale Eugenio Molinari e da Henry Lutter con il suo motoscafo “Miss Pepsi” stabilisce il nuovo primato mondiale di velocità sul chilometro lanciato alla media di Km. 82,379, omologato dalla Federazione Italiana sci nautico.

Ma è nuovamente nella sua provincia natale, al lido Delle Nazioni, Annamaria stabilisce il nuovo primato mondiale (regolarmente omologato) dei 10 Km. Nel 1971 vince ancora una volta il campionato italiano di velocità. Nel 1972 conclude il 13 maggio la Maratona “Pavia Venezia” di km. 410 unica donna a parteciparvi in 7h,43′,33″. Attualmente da bisnonna vive a Pinarella di Cervia nel suo albergo “La Villa”, che continua a gestire con grande forza e amore.

“Ancora ai nostri giorni nello sport è difficile parlare di pari opportunità – ha dichiarato l’assessore Masieri durante la premiazione -. Immagino quindi in quegli anni quante difficoltà e complicazioni abbiano caratterizzato il percorso sportivo della nostra concittadina. Ma gli importanti risultati della sua carriera sono la testimonianza delle sue doti di capacità e tenacia che, insieme ad un grande spirito sportivo, le hanno permesso di affermare le sue qualità agonistiche e di spaziare da una specialità all’altra con grande facilità”.

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