Eventi e cultura
2 Ottobre 2013
Presentazione del libro di Max Seidel nella sala Agnelli della biblioteca

Nicola e Giovanni Pisano e il dialogo fra padre e figlio

di Redazione | 2 min

ariostea nuovaIndaga sul dialogo artistico tra Nicola e Giovanni Pisano il libro di Max Seidel dal titolo ‘Padre e figlio’ che oggi mercoledì 2 ottobre alle 17 sarà presentato nella sala Agnelli della biblioteca Ariostea. Assieme all’autore, interverrà all’incontro anche il delegato alle Politiche culturali dell’Università di Ferrara Daniele Seragnoli, con introduzione di Patrizia Castelli. L’appuntamento, aperto a tutti gli interessati, è organizzato in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Ferrara.

Il testo prende in esame lo sviluppo dell’attività dei due più prestigiosi scultori vissuti in Italia tra la metà del XIII e il secondo decennio del XIV secolo. Titolo e struttura del libro sono, come avverte l’autore, il risultato di molti anni di studi durante i quali questi ha saputo fondere magistralmente ricerche stilistiche, iconografiche, di storia della cultura e della politica, evitando un’interpretazione unilaterale dell’opera dei due artisti, il cui stringente rapporto emerge in ogni capitolo. Seidel ha proposto una tesi innovativa del rapporto tra padre e figlio, individuando come tra i due artisti ci sia una soluzione di continuità. Mette così in evidenza “l’incontro tra un padre e un figlio parimenti geniali”. Questa centrale questione è sviluppata a partire dall’analisi del pulpito del duomo di Siena, ove si è affermato lo stile di Giovanni e dove questi ha iniziato a dialogare con l’arte del padre. Seidel è riuscito a inserire la questione dello stile all’interno della storia sociale, mettendo in evidenza lo «stile iconografico» di Nicola Pisano, che definisce con il concetto di «microiconografia». Una metodologia questa che fonde in modo innovativo la ricerca iconografica e stilistica. Il secondo volume, che accompagna il testo, permette, con la copiosa e bella documentazione fotografica, di seguire anche al lettore non specialista, le osservazioni dello storico. Il libro di Seidel si legge così anche attraverso l’eloquente narrazione basata solo sulle immagini.

Max Seidel si dedica soprattutto allo studio dell’arte italiana del Medioevo, del Rinascimento e del XIX secolo. Ha insegnato storia dell’arte alle Università di Zurigo, Göttingen e Heidelberg. Dal 1993 al 2005 ha diretto il Kunsthistoriches Institut a Firenze.

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