Eventi e cultura
19 Settembre 2013
Al via presso la libreria Ibs il nuovo ciclo di incontri sulle problematiche legate al carcere

Libri galeotti, quando i diritti sono dietro le sbarre

di Redazione | 5 min

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di Elisa Fornasini

ibs1Libri galeotti. No, non riguarda il quinto canto dell’Inferno di Dante ma il nuovo ciclo d’incontri che si svolgerà alla libreria Ibs.it bookshop di Ferrara dal 20 settembre all’11 ottobre. L’iniziativa, dal titolo completo di “Libri galeotti. Carcere, pena (e dintorni) nelle pagine di recenti volumi”, si propone di affrontare tematiche alquanto spinose riguardo al carcere: dal disegno costituzionale della pena all’effettività della sua esecuzione, dai centri di identificazione ed espulsione al sovraffollamento delle carceri italiane, dai diritti dietro le sbarre alla dignità personale.

“La durata delle cose è in misura della loro qualità”. È con queste parole che Andrea Pugiotto, ordinario di Diritto costituzionale dell’Università di Ferrara e organizzatore dell’evento, apre orgogliosamente la conferenza stampa. In effetti c’è da esserne orgogliosi: l’iniziativa arriva con successo alla terza edizione, dopo la prima edizione di “Un libro dietro le sbarre” del 2011 e “Nuovi libri dietro le sbarre” dell’anno scorso. Entrambe le precedenti iniziative si sono tradotte in due pubblicazioni editoriali curate da Franco Corleone e Pugiotto: “Il delitto della pena. Pena di morte ed ergastolo, vittime del reato e del carcere” (Ediesse, 2012) e “Volti e maschere della pena. Opg e carcere duro, muri della pena e giustizia ripartiva (Ediesse, 2013).

In questo nuovo ciclo di incontri cambiano i temi affrontanti ma la forma collaudata resta la stessa perché rappresenta la chiave del successo dell’iniziativa. “Si parte da un libro – spiega Pugiotto – che fa da detentore di una discussione a cui partecipano l’autore, gli esperti del tema (giuristi, filosofi, magistrati, garanti dei detenuti, ndr) e il pubblico che può intervenire”. Inoltre in apertura e chiusura di ogni incontro l’attore Marcello Brondi interpreterà alcune pertinenti letture sceniche.

ibs2Il primo incontro, dal titolo “Il reato che non c’è: la tortura”, si terrà venerdì 20 settembre alle 17.30 in cui verrà presentato il libro “Legalizzare la tortura?Ascesa e declino dello Stato di diritto” (il Mulino, 2013) di Massimo La Torre e Marina Lalatta Costerbosa. Dopo il saluto introduttivo di Roberto Bin, direttore Iuss Ferrara 1391, si terrà la discussione a cui prenderanno parte l’autrice Costerbosa, Andrea Pugiotto e Mauro Palma, già presidente del comitato Europeo Prevenzione Tortura . A coordinare l’incontro Cristiana Fioravanti, associato di diritto dell’Unione europea dell’università di Ferrara.

Il secondo incontro, che si svolgerà venerdì 27 settembre alle 17.30, si intitola “Le prigioni degli altri: i centri d’identificazione e di espulsione” in cui verrà trattata la tematica del Cie grazie al libro di Caterina Mazza “La prigione degli stranieri. I centri di identificazione e di espulsione” (Ediesse, 2013). A discutere con l’autrice sempre Pugiotto e Alberto Burgio, ordinario di Storia della filosofia dell’Università di Bologna, mentre Giuditta Brunelli, ordinario di Diritto costituzione dell’Università di Ferrara coordinerà l’appuntamento. Il saluto introduttivo spetterà invece a Desi Bruno, garante dell’Emilia Romagna per le persone sottoposte a misure restrittive o limitative della libertà personale. “Chiudere due centri Cie è stata una conquista – spiega Bruno, presente alla conferenza – ma la situazione carceraria non è cambiata. Sono 3mila e 800 i detenuti a presenza regionale a fronte dei 2mila e 560 di capienza nelle 11 carceri regionali. Il tema del sovraffollamento non risolto incide sulla condizione di vita di queste persone”.

Il terzo incontro “Diritti e diritto dietro le sbarre” si terrà venerdì 4 ottobre alle 17.30. A discutere con l’autore del libro “Dignità e carcere” (Editoriale Scientifica, 2011) Marco Ruotolo, ci saranno Pugiotto e Francesco Maisto, presidente Tribunale di sorveglianza di Bologna. A coordinare l’incontro Paolo Veronesi, associato di Diritto costituzionale di Unife, mentre il saluto introduttivo spetterà a Marcello Marighelli, garante comunale dei diritti dei detenuti. “I detenuti perdono solo la libertà, non devono perdere i diritti” è il commento di Marighelli, preoccupato anche lui del sovraffollamento. “La casa circondariale di Ferrara ha una capienza di 250 persone, mentre secondo gli ultimi dati pervenuti a settembre sono 401 i detenuti rinchiusi. Senza contare che prima del terremoto si era arrivati a una condizione insostenibile con oltre 500 incarcerati”.

Il quarto e ultimo incontro dal titolo “Dall’aula di tribunale al carcere: un’agenda di cose da fare”, si terrà venerdì 11 ottobre alle 17.30. Il punto di partenza per trattare il tema del sovraffollamento sarà il libro “Sovraffollamento carceri: una proposta per affrontare l’emergenza” (Quaderni del Csm, n. 160, 2013) a cura di Glauco Giostra, a cui seguirà la discussione con Marcello Bortolato, tribunale di Sorveglianza di Venezia e Franco Corleone, garante dei diritti dei detenuti del comune di Firenze. A coordinare l’incontro Pugiotto, dopo il saluto introduttivo di Federico D’Anneo, direttore della scuola forense di Ferrara.

Affiancate al programma seminariale, saranno proposte due iniziative collaterali. La prima, mercoledì 25 settembre alle 21 presso la sala Boldini, consisterà nella proiezione del docufilm “Lo stato della follia” alla presenza del regista Francesco Cordio, che ha realizzato un intenso lavoro di documentazione e narrazione che ha costretto il parlamento a chiudere gli ospedali psichiatrici giudiziari. La seconda, sabato 5 ottobre alle 17.30 presso la libreria Ibs sarà la presentazione, a cura del regista e attore nonché Horacio Czertok, del primo dei “Quaderni del teatro carcere”. “Il fascicolo documenta le splendide esperienze di attività teatrale realizzate nelle case circondariali dell’Emilia Romagna – spiega Czertok, responsabile del progetto.- Inoltre verrà presentato anche ‘Astrolabio’, il giornale della casa circondariale di Ferrara edito dai detenuti stessi. Infine si eseguirà una perfomance a sorpresa”.

A portare il proprio saluto anche le autorità. “Su questi temi si gioca la civiltà – commenta il vicesindaco Massimo Maisto – perché sono temi scomodi, difficili, di cui si fa fatica a parlare. Aver dato il patrocinio a questo evento dimostra la nostra scelta politica forte di voler discutere, approfondire e affrontare queste problematiche che riguardano anche la casa circondariale di via Arginone”. Si collega al suo intervento Chiara Sapigni, assessore comunale alla Sanità e Servizi alla Persona: “Il carcere deve essere inserito nella vita della città, nonostante sia fuori dalle mura estensi. Tra gli obiettivi da raggiungere c’è l’inserimento sociale di chi ha scontato la sua pena ed è tornato in libertà”. L’assessore conclude l’incontro prendendo a prestito le parole del Cardinal Carlo Maria Martini: “Chi lascia l’uomo nella sua colpevolezza, chi lo scolpisce dentro di essa, non è molto diverso dal colpevole stesso”.

L’iniziativa è promossa dall’Università di Ferrara (dottorato di ricerca in Diritto costituzionale), in collaborazione con il Garante dei diritti dei detenuti di Ferrara, il Garante delle persone private della liberta Regione Emilia Romagna, il Difensore Civico Regione Emilia Romagna e la scuola forense dell’Ordine degli avvocati di Ferrara, e ha il patrocinio dell’Amministrazione comunale e provinciale di Ferrara, della fondazione forense di Ferrara e dello Iuss Ferrara1391.

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