Cronaca
5 Settembre 2013
L'impianto di Versalis rimane fermo per le verifiche. La prossima settimana summit in prefettura

Boati nel polo chimico, valori a norma

di Marco Zavagli | 2 min

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adminImpianto fermo ed emissioni in atmosfera di etilene, propilene e propano che non hanno registrato valori fuori norma. Sono le rassicurazioni del giorno dopo che arrivano dopo l’incidente all’impianto X di Versalis, all’interno del petrolchimico di Ferrara.

Intorno alle 20.30 di martedì 3 settembre due forti boati seguiti da fumo nero sono stati avvertiti anche a chilometri di distanza dal polo chimico, creando comprensibile preoccupazione nella popolazione. Nelle informazioni fornite da piazzale Donegani alle autorità deputate alla sorveglianza e alla sicurezza, si registra l’orario delle 20.25 come interruzione della marcia regolare dell’impianto che produce polietilene. Una volta scattato il sistema di sicurezza che protegge la sovrapressione del reattore, si sono aperti i due dischi di rottura ed è intervenuto il sistema di inertizzazione ad acqua ad essi collegato.

“La procedura è avvenuta in maniera corretta”, afferma l’assessore comunale all’ambiente Rossella Zadro dopo aver letto i report aziendali inviati anche a prefettura, protezione civile, Comune e Provincia, Vigili del fuoco a Arpa. “Il sistema di emergenza ha funzionato e così non si sono determinate situazioni di pericolo. Le emissioni in atmosfera di etilene, propilene e propano sono state monitorate dall’Arpa e non si registrano livelli fuori della normalità”.

L’impianto di Versalis rimarrà fermo per eseguire i controlli previsti prima del suo riavvio. Intanto la prefettura ha convocato per martedì prossimo un incontro in Corso Ercole I d’Este per capire cosa sia successo ieri e se tutti i sistemi di precauzione abbiano funzionato a dovere.

Allarme rientrato dunque, anche se la situazione è rimasta sempre sotto controllo, tanto che il livello di emergenza non si è mai alzato sotto la soglia di 1, il più basso. “Quest’anno è il primo caso – aggiunge la Zadro -, a parte le torce accese in fase di avviamento degli impianti, un processo fisiologico, che si registra l’entrata in funzione dei sistemi di emergenza. Rispetto all’anno scorso, quando si sono verificati invece diversi episodi, la cosa non può che confortarci”.

Intanto sull’episodio è già partita una prima richiesta di informazioni a livello politico. Paolo Spath, consigliere di Circoscrizione 3 per Fratelli d’Italia chiede in una interpellanza a sindaco e assessori all’ambiente e alla sanità maggiori informazioni per fare chiarezza sulle modalità dell’evento e sulle sue eventuali ripercussioni sull’ambiente e sulle attività del petrolchimico e per chiedere un incontro con le parti coinvolte.

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