Comacchio
26 Luglio 2013
Per ironia della sorte all'inizio dei lavori allo stabile mancavano pochi giorni

Crollo al mercato, indaga la procura

di Mauro Alvoni | 2 min

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crollo palazzina 3Comacchio. Per la palazzina crollata in centro a Comacchio, in via Zappata, durante lo svolgimento del mercato settimanale (vai all’articolo), la procura di Ferrara (pm Barbara Cavallo) ha aperto un fascicolo, in seguito al sequestro dell’area, volto all’eventuale individuazione di responsabilità sull’accaduto. Al momento si tratta di atti dovuti ma, ragionando per ipotesi, nel caso dovessero emergere responsabilità, si potrebbe intravvedere la fattispecie del disastro colposo e, nell’eventualità di una denuncia di parte delle tre persone rimaste leggermente ferite, anche quella di lesioni colpose.

Lo stabile risultava da tempo in condizioni di degrado, tanto che, da quanto si apprende, pare che già la precedente amministrazione avesse sollecitato la proprietà, circa cinque anni fa, a intervenire. Il proprietario, un privato di Porto Garibaldi, non è però rimasto inerte. Risulta infatti che abbia presentato la documentazione e il progetto per la ristrutturazione già nel 2010 e che l’iter burocratico stesse per concludersi a giorni, il 31 luglio. Solo che, per una sventurata ironia della sorte, la palazzina è crollata prima che l’ultimo tratto del lungo iter fosse compiuto, consentendo così l’inizio dei lavori.

Le lungaggini relative all’approvazione del progetto hanno diverse ragioni, come ha spiegato il dirigente del settore Lavori Pubblici del Comune di Comacchio, Claudio Fedozzi, premettendo che tutto il centro storico di Comacchio è sotto vincolo paesaggistico e che, quindi, anche gli interventi sugli edifici devono ottenere il parere positivo della Soprintendenza. “Il proprietario – riferisce Fedozzi – aveva presentato un primo progetto nel 2010, che era stato respinto. Successivamente ha presentato un nuovo progetto che stava seguendo tutte le fasi dell’iter e che aveva ottenuto, parere favorevole, con la richiesta di alcune modifiche al progetto. L’ultimo passaggio compiuto è stato quello alla Commissione per la qualità architettonica e paesaggistica, organismo terzo composto da esperti il cui parere precede quello definitivo della Soprintendenza. Il parere della Commissione è stato favorevole e il 31 luglio era già fissato l’appuntamento con la Soprintendenza, che avrebbe dovuto esprimersi così da consentire l’inizio dei lavori. E’ proprio ironia della sorte che la palazzina sia crollata in questi giorni”.

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