Altri venti giorni. Serviranno ancora tre settimane per completare il quadro delle decisioni dei creditori della Spal di Cesare Butelli. Creditori che, uno sull’altro, sommano la cifra di sette milioni di euro. Davanti al giudice del tribunale civile di Ferrara, Stefano Giusberti, solo una piccola parte di questi, circa il dieci percento (22 persone), ha dato il consenso al concordato.

Il piano di rientro proposto il 30 aprile da Butelli (vai all’articolo), prevede la restituzione integrale delle somme con scadenze scaglionate fino al 2028. Tre sono la fasce di creditori. Due di creditori privilegiati e una di chirografari. La prima, che dovrebbe essere soddisfatta entro il 2015, consta di 1 milione e 700mila euro di debiti. Hanno dato voto favorevole creditori per 157mila. La seconda, la più sostanziosa e che vedrà la restituzione del denaro entro il 2026, è di 3 milioni e 761mila euro e non ha visto esprimere nessun voto, anche in ragione della circostanza che molti creditori privilegiati non sapevano ancora in quale fascia erano stati inseriti.

La terza classe, di 1 milione e 412mila euro, che verrà pagata entro il 2028, ha visto voti favorevoli per 141mila euro.

Il resto dei creditori, la grande maggioranza, si è riservato i venti giorni concessi dalla legge fallimentare per aderire o meno al concordato. Chi non si esprime entro questo periodo viene considerato favorevole. Per approvare il concordato è necessaria la maggioranza dei consensi per ogni classe di creditori. IN caso contrario si aprirà la strada del fallimento.