Congoloide. Non sarà l’orango di calderoliana memoria, ma poco ci manca. Anche questa volta è un politico a prendersela con il ministro Cécile Kyenge. Anche questa volta c’entra la provenienza, il Congo. Anzi, proprio il paese di origine del ministro dell’integrazione è utilizzato per il neologismo che rimanda a insulti doppiamente razzisti: per l’etnia e per il rimando alla patologia Down.
A dare della “congoloide” al ministro è Stefano Grillanda, già candidato alle scorse politiche alla Camera per Fratelli d’Italia, che su facebook scrive “Gli Italiani sono razzisti? Quanti ministri Italiani ci sono in Congo? Congoloide”. A scanso di equivoci, è lo stesso Grillanda che poco sotto chiarisce il suo, diciamo, pensiero: “l’affermazione è della ministra congoloide”.
Non è la prima volta che il consigliere comunale di Berra si lancia in invettive o battute fuori luogo sul social network più popolare al mondo. Anzi, la sua involontaria celebrità oltre i confini provinciali è dovuta a un’altra frase shock che fece il giro d’Italia.
Era il 28 aprile, giorno della sparatoria davanti a Palazzo Chigi. Grillanda, ex candidato sindaco di Berra per il centrodestra e oggi in consiglio con Voce ai cittadini, scrive rivolto a Luigi Preiti: “Che c… c’entrano i carabinieri? Ai politici dovevi mirare”.
Quella gaffe lo costrinse a fare pubblica ammenda annunciando le proprie dimissioni dal gruppo consiliare, dal consiglio comunale e dalla direzione provinciale di Fratelli d’Italia.
Ma al primo consiglio comunale utile l’esponente di Fratelli d’Italia ritrattò, spiegando di essere stato frainteso. Questa volta, a differenza della prima, sarà difficile equivocare, visto che è lui stesso a spiegare e a rincarare la dose contro il ministro.
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