Un legame diretto tra la banca e la galassia di fiduciarie italo sammarinesi del conte Enrico Maria Pasquini (ex ambasciatore in Spagna di San Marino finito sotto inchiesta per riciclaggio sul quale si sono posati ultimamente anche gli occhi dei magistrati che indagano su Montepaschi), che fanno perno sull’Amphora fiduciaria e sulla Smi Sa (finanziaria da un anno in liquidazione coatta amministrativa e sulla quale la procura romana indaga per un vasto giro di riciclaggio). Un legame dato dalla quota del 15% del capitale di Amphora fiduciaria. Il resto apparteneva per il 45% alla Iti Finanziaria e per il 40% alla Iti Leasing. Tutte società riconducibili a Pasquini.
È quanto rivela su Plus24, inserto del Sole24Ore, in un articolo a firma Stefano Elli. I dettagli delle partecipazioni emergono da alcune carte all’esame della pm Perla Lori, che indaga nella Capitale nei confronti di Pasquini e Amphora. In quelle carte si parla di rapporti con la Cassa di Risparmio di Ferrara relativi a movimenti di esportazione di capitali e la loro successiva reintroduzione sul territorio italiano in violazione della normativa antiriciclcaggio. Tutti fatti relativi all’estate del 2009
Ma “per quale ragione – si chiede l’articolo – una Cassa di risparmio italiana sottoposta alla vigilanza della Banca d’Italia e ai controlli dell’Unità di informazione finanziaria, possedeva una partecipazione in una società dedita -sospettano i magistrati- a ogni sorta di movimentazione occulta di capitali tra Italia e i paradisi fiscali e penali di ogni latitudine? Sui veri motivi si possono fare soltanto illazioni”. Toccherà alla magistratura partire dalle ipotesi investigative e, qualora si rivelassero fondate, raccogliere prove che le possano sostenere
“Ciò che è certo – ricorda Elli – è che la banca estense, sotto la gestione dell’ex direttore generale Gennaro Murolo, ha avuto un’esposizione anomala per il suo sbilanciamento (240 milioni circa) nei confronti di due soli gruppi immobiliari riconducibili ai Siano e a Francesco Bellavista Caltagirone e che questo abbia provocato la sostituzione dello stesso Murolo. Forse non è un caso che il management chiamato a sostituirlo abbia immediatamente pensato di alienare la partecipazione in Amphora”. Da qui il collegamento che fa il quotidiano di Confindustria: “l’ispezione di Banca d’Italia, il commissariamento e il processo sono cronaca di oggi”.
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