Moderati per Ferrara? Gli Altri? “A Ferrara c’è già una lista civica ed è attiva da un anno”. Simone Lodi interviene dopo le rivelazioni di Estense.com sui movimenti politici in tema di alleanze nel centrodestra e rivendica la primogenitura del nuovo civismo in città: “esiste già “Ferrara futuro insieme”, una vera e seria lista civica, fatta di 25 giovani che non hanno mai fatto politica”.

Il consigliere del gruppo misto in Comune, esponente di Azione Popolare, si dice “incredulo” di fronte alle dichiarazioni di Alex De Anna, “che mi ha sempre negato qualsiasi suo interessamento a una lista di quel tipo” e “provo amarezza per il fatto che già a suo tempo feci aperture al centrodestra, non ricevendo risposte”. Lodi dice di non temere comunque la concorrenza, “perché quando parliamo dei soliti personaggi non può esserci una vera novità. Sarà un piacere confrontarmi alle urne con alcuni di loro”. E lui, “se nessuno si farà avanti”, dovrebbe essere lo sfidante di Tagliani ma, “in caso di sconfitta, cederò il mio posto in consiglio a uno dei giovani”. In sede di eventuale ballottaggio, invece, “guarderemo tutti insieme su chi votare, partendo però dal fatto che il centrodestra non ci ha risposto”.

Sulle nuove alleanze civiche interviene anche Massimo Pierpaoli, chiamato in causa da Rendine come uno dei possibili fautore de “Gli Altri”. L’ex consigliere comunale di Forza Italia conferma tutto, tranne che possa essere necessariamente Rendine il padre dell’operazione: “ho dato la mia disponibilità a fronte di una lista civica molto ampia che comprenda gran parte dell’opposizione e non solo”. In sostanza Iaf, Udc, socialisti e – aggiunge – Pdl, “ma senza simbolo”. Questo perché “per governare la città servono buon senso e capacità, non occorre essere di destra o di sinistra. Su una lista di questo tipo io ci sto”. Pierpaoli sembra guardare più all’idea dei “Moderati per Ferrara” (nome al momento solo convenzionale ovviamente) piuttosto che a Rendine: “non voglio la lista di Rendine, ben venga invece se lui vuole portar avanti un progetto di questo tipo. Anche perché io negli ultimi cinque anni mi sono purificato dalla politica e ho capito gli errori “giovanili”; non mi sembra invece che lui abbia fatto altrettanto”.

Pierpaoli chiude dicendosi fiducioso su un possibile accordo delle opposizione, “anche perché abbiamo la riprova a Roma, dove hanno fatto stare insieme il diavolo e l’acquasanta…”.